Dopo gli ultimi tre anni scolastici in cui l’Esame di Stato ha visto rilevanti modifiche dovute all’emergenza sanitaria, l’Esame conclusivo del secondo ciclo d’istruzione quest’anno torna a svolgersi secondo la struttura definita dal decreto legislativo 62/2017: una prima prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, che si svolgerà dalle ore 8.30 di mercoledì 21 giugno 2023; una seconda prova scritta predisposta dal Ministero, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studi; infine il colloquio, che ha l’obiettivo di valutare il profilo educativo, culturale e professionale della studentessa e dello studente. Nel corso del colloquio è prevista anche   la presentazione delle esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO, già alternanza scuola lavoro) e delle competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica. Il colloquio si svilupperà a partire dall’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione, attinente alle Indicazioni nazionali per i Licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali. Il materiale sarà costituito da un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema, predisposto e assegnato dalla commissione stessa e la valutazione del colloquio potrà attribuire massimo venti punti che concorreranno alla valutazione finale in centesimi che sarà composta inoltre da venti punti massimi per ciascuna prova scritta e quaranta per il credito scolastico.

Le Commissioni d’esame saranno composte da un Presidente esterno, tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica.

Nei licei queste le discipline oggetto della seconda prova: Latino per il Liceo classico; Matematica per lo Scientifico (anche per l’opzione Scienze applicate e la Sezione ad indirizzo Sportivo); Lingua e cultura straniera 1 per il Linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all’opzione Economico-sociale); Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale; Tecniche della danza per il Liceo coreutico.

Negli istituti tecnici gli studenti, a seconda degli indirizzi, affronteranno ad esempio: Economia aziendale per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”; Economia aziendale e Geo-politica nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing” e Discipline turistiche e aziendali per l’indirizzo Turismo; Progettazione, costruzioni e impianti per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”, per “Informatica e Telecomunicazioni”, Informatica e Telecomunicazioni per i rispettivi indirizzi; Progettazione multimediale nell’indirizzo “Grafica e comunicazione”, Disegno, progettazione e organizzazione industriale nell’indirizzo “Meccanica e meccatronica”.

La nota con l’adeguamento della seconda prova 2023 degli istituti professionali pubblicata dal Ministero nel settembre scorso impone un profondo ripensamento delle modalità di formulazione della seconda prova dell’esame di Stato dei nuovi professionali e dei correlati Quadri di riferimento, che debutta da quest’anno scolastico in cui la seconda prova sarà multidisciplinare.

Quali le valutazioni dei dirigenti scolastici astigiani?

Luci ed ombre per Franco Calcagno, dirigente dell’ITIS Artom : “Con il ritorno alla versione pre pandemica il senso di avere commissari interni ed esterni è quello di avere una valutazione più oggettiva possibile, affinchè i docenti che han seguito i propri studenti per tre o cinque anni non siano colti da “eccessiva empatia”. Nelle prove scritte centralizzate invece, se nella prova di italiano ci possono stare i vincoli nazionali, in quella di indirizzo sarebbe stato più opportuno un intervento della commissione che avrebbe potuto costruire una prova più adeguata al contesto territoriale in cui si studia e lavora, un percorso già avviato per gli istituti professionali. Ad esempio: un geometra che si diploma deve avere una formazione nazionale, ma anche una personalizzazione del suo percorso di studio riferita al contesto territoriale in cui opera e di cui occorre tenere conto. Un esame così proposto dà una idea positiva di ritorno alla normalità però una riflessione comune e condivisa su come è stato strutturato sarebbe interessante. Inoltre il colloquio è rimasto secondario rispetto agli scritti ma, poiché abbraccia molte discipline e non due singole, andrebbe secondo me rivalutato dal punto di vista del punteggio.”

Martina Gado, Dirigente dell’istituto professionale Castigliano e Andriano pone l’attenzione sulle novità specifiche del professionale: “I nuovi istituti professionali sono connotati dal raccordo dei percorsi di istruzione con il mondo del lavoro e delle professioni. Ciascun indirizzo è declinato in percorsi coerenti con le necessità del territorio, valorizzando l’autonomia scolastica e il profondo legame con le imprese e le aziende presenti nelle nostre zone.  La riforma, che va a regime in questo anno scolastico con il primo esame delle classi quinte dei percorsi diurni, impone un profondo ripensamento in particolare della seconda prova, che verterà non più sulle singole discipline ma sulle competenze in uscita e sui nuclei fondamentali di indirizzo. Vi sarà quindi un’unica prova integrata, di cui il Ministero deciderà una parte, la “cornice generale” di riferimento, per garantire una struttura unitaria a livello nazionale. La commissione d’esame, entro questa cornice, definirà l’altra parte, le richieste specifiche per gli indirizzi attivati presso il nostro istituto, per dare pieno valore alle scelte operate nella costruzione dei percorsi. Quest’anno gli alunni degli istituti professionali si cimenteranno dunque in una seconda prova volta a saggiare, tramite un compito di realtà o una prova autentica, le loro competenze professionali. Pertanto, i docenti lavorano, ancora di più, in sinergia per consentire ai ragazzi di affrontare il tutto con serenità.”

Per i licei conclude il Dirigente dell’istituto Monti Giorgio Marino: “Sono convinto che l’Esame di Stato debba tornare alla modalità ante pandemia; è un momento fondamentale che deve essere giustamente strutturato e organizzato affinchè sia la conclusione di un percorso scolastico e l’inizio di nuove strade. Non avrebbe senso mantenere la versione che è stata adottata, giustamente per affrontare l’emergenza, in questi anni”.

Tutte le prove pubblicate sono consultabili su apposito motore di ricerca delle discipline per l’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione per l’anno scolastico 2022/2023 su sito del Ministero dell’istruzione e del merito.

Chiara Cerrato