E’ terminata da poco in Vescovado la conferenza stampa di presentazione del Festival dei Popoli, che quest’anno presenta un calendario decisamente ricco e articolato. “Il festival punta a essere riconosciuto come tappa fondamentale del settembre astigiano – ha commentato il vescovo Marco Prastaro presentando l’iniziativa – sia perché mette al centro un fenomeno dal quale non si può più prescindere, sia perché lo fa facendo dialogare fra loro ben trenta associazioni di varia estrazione e sensibilità, accomunate da un sguardo lungimirante”.

Infatti camminando per le strade di Asti tra il 19 settembre e il 6 ottobre, sarà impossibile non percepire il fermento di un evento che vuole parlare al cuore della città. “Seconde a nessuno! Identità, sfide e protagonismo delle seconde generazioni”, è il tema scelto per la nuova edizione del Festival dei Popoli, che si terrà in occasione della 111ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Tra piazze, teatri, e spazi espositivi, ventitré appuntamenti animeranno la vita cittadina con talk, concerti, laboratori, mostre, sport e degustazioni. Un calendario davvero molto denso frutto del lavoro dell’Ufficio diocesano Pastorale Migranti in collaborazione con il Festival dell’Accoglienza di Torino e che gode del patrocinio del Comune di Asti e del sostegno del Coordinamento Regionale Migrantes. 

Un progetto che cresce anno dopo anno e che non è impegno di un singolo ma di una rete: oltre trenta enti del Terzo settore e comunità internazionali dell’Astigiano, alcune delle quali presenti alla conferenza stampa, hanno collaborato per offrire un programma ricco e variegato, pensato per raccontare non solo la migrazione, ma soprattutto le storie dei giovani che ne sono il frutto. Un festival dedicato alle seconde generazioni e che arriva dopo il referendum sulla cittadinanza del giugno scorso, che non ha raggiunto il quorum. “La votazione ha riportato all’attenzione nazionale una domanda centrale: chi può dirsi cittadino in Italia? – ha spiegato il vescovo -. Al di là dei risultati elettorali, il dibattito ha messo in luce un nodo ancora irrisolto: migliaia di giovani nati o cresciuti in Italia si trovano in una condizione di sospensione, percepita da loro stessi e spesso riconosciuta dalla società. Giovani che parlano la lingua del paese, frequentano le scuole italiane, condividono sogni e difficoltà dei coetanei, ma che continuano a sentirsi, e spesso a essere trattati, come ‘ospiti’”.

Le seconde generazioni – figli di due o più culture – non rappresentano solo una sfida legislativa o sociale. Sono, prima di tutto, una realtà viva, concreta, quotidiana. “Parlare di loro significa riconoscere un presente già costruito: non si tratta solo di dare opportunità, ma di riconoscere che questi giovani stanno già contribuendo a costruire la società in cui viviamo”, ha aggiunto.

Il messaggio del Papa per la 111ª Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, intitolato “Migranti, missionari di speranza”, offre una chiave preziosa per comprednere il senso profondo del percorso intrapreso da Migrantes

“Il Papa ci ricorda che chi migra non porta solo con sé sfide e sofferenze, ma anche un dono: la speranza. Una speranza che attraversa i confini, affronta ostacoli, ma che soprattutto si radica – ha precisato ancora -. Le seconde generazioni sono la speranza che ha messo radici. Sono la dimostrazione concreta che i percorsi migratori non si esauriscono nel viaggio, ma generano vita nuova, relazioni, futuro. Dare loro voce oggi non è solo un atto di giustizia sociale: è anche una risposta al Vangelo, che ci invita ad accogliere, riconoscere e accompagnare. In loro vediamo non soltanto il frutto del coraggio di chi ha lasciato tutto per ricominciare, ma anche la promessa di una società più ricca, più giusta, più aperta. Una società in cui la speranza non si perde, ma cresce. Le seconde generazioni sono ponti viventi tra storie, lingue, esperienze e sensibilità diverse. Non appartengono solo a una parte o all’altra, ma a entrambe: e per questo possono dialogare, mediare, costruire sintesi nuove. In un tempo segnato da divisioni e frammentazioni, sono una risorsa preziosa”. Ecco allora che il Festival dei Popoli non si limita a raccontare la migrazione attraverso i numeri o le statistiche: sceglie, quest’anno, di guardarla attraverso gli occhi dei figli, spesso nati qui, cresciuti nelle nostre scuole, nei nostri quartieri, nelle nostre relazioni quotidiane.

Non più “figli di immigrati”, ma figli della città, figli del tempo presente.

E Asti si apre così come città laboratorio. Non più luoghi isolati, ma un sistema diffuso di esperienze che vogliono mettere in scena la vita quotidiana delle seconde generazioni. Il Festival non si limita a raccontare numeri o statistiche sulla migrazione: sceglie di guardarla attraverso occhi giovani, spesso nati e cresciuti qui, nelle scuole, nei quartieri, nelle relazioni quotidiane.

Ogni evento diventa occasione per ascoltare voci e storie: dai talk su identità e cittadinanza, ai concerti e alle performance artistiche, dalle attività sportive ai laboratori di cucina etnica, dove culture diverse si incontrano e dialogano. L’obiettivo è chiaro: non limitarsi all’integrazione come “inserimento”, ma riconoscere che questi giovani sono già parte attiva della società, con diritti, bisogni e sogni che meritano spazio e ascolto.

“Dopo diversi anni ci ritroveremo a riflettere non più in temi emergenziali di migrazioni e immigrazioni ma a guardare la società attuale, e a come le migrazioni l’abbiano già trasformata”, ha precisato Paolo Macario, responsabile dell’Ufficio Pastorale Migrante. Ventitrè gli appuntamenti che termineranno con la festa dei popoli, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si terrà domenica 5 ottobre nella parrocchia di San Domenico Savio.

ECCO IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL DEI POPOLI

Venerdì 19 settembre, ore 21, Palco 19, via Ospedale, 19:

CONCERTO DI APERTURA DEL FESTIVAL CON IL GRUPPO “KORA BEAT”.

I Kora Beat, nato dall’incontro tra musicisti senegalesi e torinesi, fondono la kora – l’arpa tradizionale dell’Africa occidentale – con jazz, funk e ritmi contemporanei come il mbalax e il coupé décalé, creando un sound innovativo e coinvolgente. Ingresso libero.

Sabato 20 settembre, ore 15.30, con partenza da piazza Roma:

PARATA ALBANESE “RADICI DEL CUORE”.

La parata albanese più grande d’Europa, promossa dall’associazione “AssoAlbania Asti”, partirà da piazza Roma e, attraversando il centro cittadino, arriverà al parcheggio Wayassauto, dove si terrà un grande spettacolo. Una giornata di fratellanza, cultura e amicizia, con la partecipazione di vari gruppi e associazioni da tutta Italia e dall’Albania.

Ore 21.00, Parrocchia San Domenico Savio, via Tosi, 30:

SPETTACOLO TEATRALE “ANIME IN CAMMINO”, a cura degli studenti del “Progetto Ucraina”,  Sportello studenti dell’I.I.S. A. Castigliano di Asti.

Storie vere, vissute in prima persona dagli studenti o raccontate da amici e compagni: storie di amore, di amicizia, di solidarietà, ma anche di denuncia. Sullo sfondo di guerre che oggi insanguinano il mondo, in primo piano bambini ed adolescenti segnati dal dolore, dalla paura, ma ancora in grado di sognare. Lo spettacolo di solidarietà è finalizzato a sostenere l’iniziativa “Ambulanze in viaggio: destinazione Ucraina”. Ingresso libero.

Domenica 21 settembre, ore 10.00, Oratorio don Bosco, corso Dante Alighieri, 188:

TORNEO DEI POPOLI DI CALCIO A 5.

Un colorato torneo di calcio a 5 multietnico che mette in campo squadre rappresentanti comunità diverse, per unire culture e storie diverse sullo stesso terreno di gioco, promuovendo dialogo, rispetto e socializzazione. Ingresso libero. 

Lunedì 22 settembre, ore 18.00, Biblioteca Astense “Giorgio Faletti”, via Goltieri, 3:

“LA (IN)VISIBILITÀ MEDIATICA DEI FIGLI E DELLE FIGLIE DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA: UN PROBLEMA SISTEMICO”.

Conferenza a cura di Andrea Pogliano, Professore in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università del Piemonte Orientale.

Perché i figli e le figlie degli immigrati sono ancora così poco visibili nei media italiani? Come vengono raccontati quando trovano spazio nel discorso pubblico? Quali sono le conseguenze sociali di una narrazione che continua a escluderli?L’incontro intende rispondere a queste domande, offrendo strumenti per comprendere e decostruire un problema profondamente radicato. Ingresso libero.

Martedì 23 settembre, ore 18.00, CPIA, piazza Leonardo da Vinci, 22:

“STRANIERO A CHI”?

Dialogo tra giovani astigiani di seconda generazione. Modera la scrittrice  Nogaye Ndiaye.

Un momento di confronto aperto tra giovani astigiani di seconda generazione, per condividere esperienze, identità e visioni del futuro. Un dialogo autentico su appartenenza, radici e cittadinanza, che sfida gli stereotipi. Ingresso libero.

Mercoledì 24 settembre, ore 18.30, Santuario Beata Vergine del Portone, via don Urbano Isnardi,3: INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA HEART OF GAZA.

La mostra sarà visitabile fino al 6 ottobre, dalle 10.00 alle 17.30.

Un’esposizione toccante che racconta, attraverso i disegni, le emozioni e le esperienze di bambini, bambine, ragazzi e ragazze della Striscia di Gaza, restituendo con forza e autenticità la vita quotidiana di chi cresce tra conflitti, paure e mancanze. Ingresso libero.

Giovedì 25 settembre, ore 18.00, Seminario vescovile, piazzetta del Seminario, 1: 

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “OGNUNO IMPAZZISCE A MODO SUO” di Stefan Çapaliku. L’autore dialogherà con Durim Taci.

La vita di una famiglia in una città della provincia albanese, dagli anni Sessanta alla morte del dittatore Enver Hoxha nel 1985. Un punto di vista personale su una realtà vissuta in prima persona. Ingresso libero. 

Venerdì 26 settembre, ore 18.00, Foyer delle Famiglie, via Milliavacca, 5:

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LEGGENDE DI CUSCO” di Sofia Gallo, dal racconto a viva voce di Ana Ponce Paredes. A seguire, degustazione di Pisco Sour ed esibizione di danza tradizionale a cura della comunità peruviana.

Una raccolta di leggende provenienti dalla zona di Cusco, antica capitale dell’impero Inca, che ci trasportano in questa terra ricca di tradizioni millenarie e antichi saperi. Ingresso libero.

Sabato 27/09, ore 10.00, Fondazione “Giovanni Goria”, piazza S. Martino, 11:

“RAGAZZI DENTRO: SECONDE GENERAZIONI TRA CARCERE E INTEGRAZIONE”. Tavola rotonda con Michele Miravalle (Ass. Antigone), Monica Gallo (Garante dei detenuti di Torino) e don Claudio Burgio (cappellano del carcere minorile “Beccaria” di Milano). Modera Irene Pagnotta (Avvocato).

Una riflessione aperta sul rapporto tra seconde generazioni, percorsi migratori e sistema penale minorile in Italia. La tavola rotonda affronta il confine sottile tra marginalizzazione e integrazione, analizzando le cause che portano i giovani stranieri a entrare in contatto con la giustizia. Un dialogo necessario per immaginare risposte più giuste e inclusive. Ingresso libero.

Ore 21, Archivio di Stato, via Govone, 9:

“QUALE IDENTITÀ?”.  Concerto a cura di  Jane e Leonard Plumbini con i gruppi Soundgrain (formazione strumentale)  e Vocal Vibes (coro giovanile).

Musiche e riflessioni su come ognuno di noi si racconta e si riconosce. Ingresso libero.

Domenica 28/09, dalle ore 17.15 con partenze scaglionate ogni 15 minuti, fino alle 19.30. Partenza dalla parrocchia di San Pietro, corso Genova, 14: 

“EAT&WALK”. Camminata etnogastronomica a cura di Noix de Kola odv con degustazioni della cucina tradizionale albanese, brasiliana, ghanese, italiana, marocchina, moldava, nigeriana, pakistana, peruviana e ucraina.

Contributo di partecipazione: euro 15 per gli adulti, euro 5 per i bambini fino ai 14 anni (il ricavato verrà destinato a coprire parte dei costi di realizzazione del Festival dei Popoli). Ai partecipanti verrà consegnata una mappa con indicazione delle tappe e delle relative degustazioni. La lunghezza del percorso è di circa 3,5 km.

Il cibo unisce e aiuta a far conoscere culture, usanze e costumi diversi. Attraverso un percorso a tappe che si snoderà per la città di Asti, le comunità etniche si racconteranno proponendo assaggi dei piatti tipici dei loro paesi. Prenotazione obbligatoria entro il 24 settembre 2025 scrivendo a: eatandwalk.ndk@gmail.com.

Lunedì 29/09, ore 18.00, CPIA, piazza Leonardo da Vinci, 22:

“FARE FAMIGLIA IN EMIGRAZIONE: GENITORI E FIGLI IN DIALOGO”. Conferenza a cura di Arianna Santero, ricercatrice in Sociologia generale presso l’Università di Torino e Laura Beretta, Educatrice professionale del  Comune di Asti.

Un’occasione per esplorare le sfide e le trasformazioni delle relazioni familiari nei percorsi migratori. Uno sguardo sociologico ed educativo sul dialogo tra genitori e figli, tra aspettative, adattamenti e negoziazioni quotidiane. Ingresso libero.

Ore 21, Auditorium Oblati san Giuseppe, corso Alfieri, 384:

“COMUNICARE L’ALTRO PER GENERARE COMUNIONE. COMUNICAZIONI SOCIALI E SOCIETÀ PLURALE”. Conferenza a cura di Mons. Domenico Beneventi, vescovo di San Marino – Montefeltro, Segretario della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali.

La conferenza propone una riflessione sul ruolo delle comunicazioni sociali nella costruzione di una società inclusiva e plurale. Al centro, il modo in cui narriamo l’Altro e come queste narrazioni possano generare incontro, comprensione e comunione. Un invito a ripensare linguaggi e responsabilità nel tempo della diversità. Ingresso libero.

Martedì 30/09, ore 17.00, I.I.S. “A Castigliano” via Renato Martorelli, 1:

“LE SECONDE GENERAZIONI A SCUOLA: UN PERCORSO A OSTACOLI”. Conferenza a cura di Francesca Lagomarsino, Professore Associato in Sociologia dei Processi culturali, Università di Genova.

La conferenza esplora le sfide che le seconde generazioni affrontano nel contesto scolastico italiano, tra ostacoli strutturali, barriere culturali e disparità di trattamento. Senza ignorare i percorsi di successo, si riflette su come la scuola possa diventare uno spazio di reale valorizzazione e inclusione.

Ingresso libero.

Mercoledì 1° ottobre, ore 18.00, Biblioteca Astense “Giorgio Faletti”, via Goltieri, 3:

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “SORELLA D’INCHIOSTO” a cura di Kossi Komla-Ebri e Itala Vivan.

Ventitrè racconti dedicati da autori afroitaliani all’amica scrittrice Kaha Mohamed Aden, di recente scomparsa. Un ventaglio di voci della diaspora africana contemporanea in Italia, che scrivono in italiano raccontando le proprie esperienze culturali e il rapporto con l’Italia. Ingresso libero.   

Giovedì 2 ottobre, ore 17.00, Palestra via del Bosco, 10:

INAUGURAZIONE MURALES “SPORT E INCLUSIONE”

Un murales realizzato da un gruppo di giovani astigiani, simbolo di partecipazione, integrazione e creatività. L’opera celebra i valori dello sport come strumento di unione e rispetto reciproco. Il murales ha anche contribuito alla riqualificazione di uno spazio pubblico, trasformandolo in un luogo più accogliente e vivo per la comunità.

Ore 17.30, Circolo dei dipendenti comunali, via del Bosco, 10: 

 “LE COMPETIZIONI BELLE DOVE VINCONO TUTTI. RACCONTI DI INCLUSIONE E INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT”. Tavola rotonda con Piero Demetri (vicepresidente Nazionale U. S. ACLI), Elisa Capra (presidenza U. S. ACLI Piemonte), Fausto Costero (Presidente U. S. ACLI Piemonte) e Claudio Corso (ASD Rainbow Planet AICS). Testimonianze di sportive e sportivi. Modera il giornalista Enzo Armando. 

La tavola rotonda indaga il ruolo dello sport come spazio di incontro, crescita e riconoscimento per le seconde generazioni. Attraverso esperienze e riflessioni, si discuterà di come l’attività sportiva possa favorire l’inclusione, superare barriere culturali e rafforzare il senso di appartenenza. Un dialogo tra storie, pratiche e visioni per una società più coesa. Ingresso libero.

Venerdì 3 ottobre, ore 18.00, Piazza Statuto:

LETTURA COLLETTIVA DEI NOMI DELLE VITTIME DELLE MIGRAZIONI. 

Lettura collettiva a staffetta aperta alla cittadinanza di una parte della Lista delle persone migranti morte nel tentativo di raggiungere e trovare un rifugio sicuro in Europa realizzata dalla “Rete Europea UNITED for Intercultural Action”. Un gesto simbolico, ma concreto, per affermare la dignità di ogni individuo morto, abbattendo il muro dell’indifferenza che accompagna costantemente queste tragedie.

Ore 21.00, Fuori Luogo, Via Enrico Toti, 18/20:

“MY VOICE! LA TUA MUSICA, LA TUA STORIA”. Giovani astigiani raccontano la loro esperienza di seconda generazione attraverso la musica.

Una serata pensata per i giovani: un palco aperto a chi, attraverso qualsiasi forma musicale, vuole esprimere la propria appartenenza, raccontare la propria esperienza di seconda generazione e lanciare un messaggio autentico. Perché la musica unisce, parla tutte le lingue e crea ponti dove altri vedono confini. Ingresso libero.

Sabato 4 ottobre, ore 10.00, Foyer delle Famiglie, via Milliavacca, 5:

“L’ATTIVISMO DELLE SECONDE GENERAZIONI: COSTRUIRE FUTURO, OGGI”.  Conferenza a cura di Stefania N’Kombo José Teresa, attivista e formatrice, Ass. Lunaria di Roma.

Tra cittadinanza, diritti e partecipazione, si esplorano le forme di impegno delle seconde generazioni, protagoniste di un cambiamento che parte dal presente per immaginare un futuro più equo. Un’occasione per riflettere su identità, appartenenza e trasformazione sociale. Ingresso libero.

Ore 14.30, Circolo parrocchiale del Sacro Cuore, via P. S. Mattarella, 2:

“LA CORSA DEI POPOLI”. Corsa/camminata non competitiva aperta a tutti.

Programma:

Ore 14.30: ritrovo e iscrizioni presso il Circolo parrocchiale del Sacro Cuore; 

ore 15: partenza camminata;

ore 15.30: partenza mini-corsa per bambini e ragazzi all’interno del “Parco Fruttuoso” (adiacente al Circolo); per i bambini anche giochi tradizionali a stazioni proposti dalle comunità etniche;

ore 16.00: partenza corsa categoria adulti con nuovo percorso collinare di 7 km (partenza e arrivo al Circolo del Sacro Cuore). 

Quota di iscrizione: mini-corsa offerta libera, corsa/camminata euro 8 (il ricavato verrà destinato a coprire parte dei costi di realizzazione del Festival dei Popoli).

Preiscrizioni e informazioni: corsa.popoli@gmail.com oppure 3669046708.

Merenda finale e omaggio a tutti i partecipanti e ai gruppi più numerosi.

Si declina ogni responsabilità per eventuali danni a persone o cose prima, durante e dopo la manifestazione.

La corsa si svolgerà con qualsiasi condizione atmosferica.

Un appuntamento che unisce sport, cultura e convivialità, aperto a persone di ogni età e provenienza. La Corsa dei Popoli è un gesto simbolico per correre insieme verso una comunità più unita.

Domenica 5 ottobre, Parrocchia San Domenico Savio, via Tosi, 30 :

LA FESTA DEI POPOLI.

Programma:

Ore 11: S. Messa animata dal coro Migrantes di Asti.

Ore 12.30: La Tavola dei Popoli. Momento di convivialità aperto a tutti portando un piatto da condividere.

Ore 14.30: canti e danze a cura delle comunità internazionali.

Dalle 15 alle 17: Coloratissime letture ad alta voce + laboratorio per bambini 3+ accompagnati dai genitori.

Per tutto il pomeriggio: giochi da tavolo dal mondo.

Una giornata di festa che celebra la ricchezza delle differenze attraverso cibo, danze, canti e letture dal mondo. Un’occasione per incontrarsi, conoscersi e condividere storie e tradizioni in un clima di apertura e rispetto reciproco. Un invito a costruire legami di fraternità nel segno del dialogo tra i popoli.

Lunedì 6 ottobre, ore 21.00, Santuario Beata Vergine del Portone,via Don Urbano Isnardi, 13: CONCERTO “M.U.S.I.C. – MAGICAL URBAN SOUNDS IN CONNECTION”. Dirige il maestro: Luigi Gaegos.

“Magical Urban Sounds In Connection” (M.U.S.I.C.) è un progetto europeo incentrato sul dialogo interculturale attraverso la musica e i paesaggi sonori urbani. Coinvolge musicisti provenienti da diverse città europee in 6 paesi: Italia, Austria, Francia, Ungheria, Romania e Bulgaria. Il progetto mira a mostrare come i suoni urbani possano essere trasformati in arte e come le città possano connettersi attraverso la musica e la creatività. Ingresso libero.