La compagnia della guardia di finanza di Asti, in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip Roberto Amerio, su richiesta del pmLuciano Tarditi, ha sequestrato, in via preventiva ed ai fini della confisca per equivalente, un immobile,  denaro e titoli per circa 1,5 milioni di euro al socio di un’azienda, operante in provincia nel settore meccanico, ex cliente nonché utilizzatore del sistema di false consulenze che ha portato, nello scorso mese di marzo, all’arresto di un noto commercialista astigiano. L’imprenditore, appresa la notizia dell’intervento delle fiamme gialle nello studio professionale coinvolto e dell’acquisizione dei documenti relativi ai fruitori dell’illecita prassi scoperta, ha iniziato a prelevare, a mezzo assegni o in contanti, significative somme di denaro per ridurre la propria liquidità finanziaria. Il successivo avvio dell’attività ispettiva dei finanzieri ha, poi, indotto il predetto a smobilizzare ingenti quantità di titoli prima della loro scadenza nonché a tentare di trasferire all’estero l’intero controvalore, al fine di evitare il pagamento delle imposte evase nonché delle conseguenti sanzioni ed interessi, finora ammontanti a quasi 4 milioni di euro. Tali anomale iniziative, non sfuggite al controllo dell’Uif (Unità di Informazione Finanziaria) della Banca d’Italia, sono state immediatamente segnalate al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria del Corpo e, da quest’ultimo, ai militari astigiani per le previste incombenze relative all’immediata sospensione delle operazioni bancarie. E’ stato, così, impedito il tentativo di sottrarre all’Erario quanto dovuto. Da sottolineare che, alla luce della crisi economica in atto ed al fine di consentire la normale attività dell’azienda, il conto intestato alla società non è stato interessato dal provvedimento dell’autorità giudiziaria.