E’ stato presentato questa mattina in Sala Pastrone il progetto regionale “Observo”, dedicato a tutti i rappresentanti dei Comuni promosso dal Settore Sicurezza e polizia locale della Regione Piemonteì con la collaborazione della società CSP, che ha realizzato il sistema. riccardo molinari“Poche realtà territoriali, anche al di fuori del nostro Paese – afferma l’assessore alla Promozione della Sicurezza della Regione Piemonte, Riccardo Molinari – possono vantare oggi un sistema simile, che in prospettiva renderà possibile visualizzare tutte le infrastrutture di videosorveglianza presenti sul nostro territorio. Un sistema completamente aperto, ma assolutamente sicuro, di tipo Open Source. A regime la piattaforma sarà in grado di visualizzare tutte le videocamere presenti in Piemonte, non solo quelle che la Regione ha in qualche modo contribuito a realizzare, ma anche e soprattutto (ci auguriamo) quelle che appartengono ad altri enti presenti sul territorio e anche ai privati che vorranno federarsi in questo progetto. I vantaggi sono molteplici perché la Regione non solo ha voluto un sistema a “monte” del processo, dove in prima persona può monitorare il panorama della videosorveglianza in Piemonte, ma ha contemporaneamente operato a “valle” del sistema, con l’attenzione rivolta verso i Comuni. La piattaforma è infatti anche accompagnata da un sistema in grado di gestire gli impianti già installati e che viene reso disponibile, in forma gratuita, a tutti gli enti che vorranno testarlo e adottarlo. Una delle ragioni che hanno spinto a favore della creazione di questa piattaforma è che essa potrebbe, se utilizzata e diffusa nel modo opportuno, rafforzare significativamente la collaborazione tra gli Enti e con le Forze dell’Ordine (che già è uno dei motivi di orgoglio nella storia della nostra Regione), rendendo più facili e immediate operazioni che oggi la proliferazione dei sistemi  e la loro disuniformità rende spesso lente e difficoltose. Una rete, quindi, che viene creata tra tutti i soggetti che si occupano di sicurezza sul territorio e che restituisce una certa capacità di programmazione agli Enti, permette alla Regione di capire la direzione dei finanziamenti, lo stato delle infrastrutture, dove ci sia bisogno di intervenire e dove sia invece possibile razionalizzare”. “Dopo la positiva sperimentazione iniziale – conclude Riccardo Molinari – la piattaforma si allargherà, grazie ai finanziamenti regionali (che nel 2014, in tema di sicurezza, sono stati triplicati rispetto al 2013), ad altre decine di Comuni del Piemonte, che potranno avere in tal modo la possibilità sia di convertire, tramite un kit fornito dalla Regione, le loro vecchie telecamere ormai obsolete in un nuovo sistema digitale, sia di acquisire il nuovo software in grado di fornire tutte le funzionalità di videosorveglianza, senza costi supplementari di licenze”.