“Il Palio di Asti si correrà nel segno della tradizione”. A parlare è Massimo Cotto, assessore alla Cultura e al Palio di Asti, reduce da una riunione fiume con tutti i rettori della storica corsa di cavalli. Centro della discussione l’applicazione dell’ordinanza del Ministero della Salute che vieta l’impiego dei purosangue inglesi nelle competizioni e nelle corse ad esclusione di quelle che si corrono in ippodromo. La notizia è apparsa sulla Gazzetta Ufficiale del 7 settembre. “Restano in vigore le misure introdotte nel 2011 sulle manifestazioni popolari con equidi al di fuori di impianti e percorsi ufficialmente autorizzati. Con l’ordinanza del 3 agosto scorso, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, il Ministero della Salute ne ha disposto la proroga introducendo alcuni divieti – scrive Anmvi Oggi, sito di informazione veterinaria -. L’obiettivo generale rimane quello di tutelare la salute e l’incolumità pubblica nonché la salute e il benessere degli equidi impiegati nelle manifestazioni popolari, pubbliche o aperte al pubblico”. Il Comune di Asti dal canto suo sta “trattando” con il Ministero della Salute per far sospendere il provvedimento che pende come una spada di Damocle sul nostro Palio. “La corsa astigiana è sicura. Lo hanno attestato proprio lo scorso anno gli stessi tecnici inviati dal Ministero – spiega l’assessore Cotto -. Riteniamo quindi che il Palio di Asti debba essere escluso da questo provvedimento. Siamo certi di avere le carte in regola, quindi il domenica il Palio si svolgerà nel segno della tradizione e della storia, con i purosangue e non con i mezzo sangue”. Parola di assessore Ma l’ultima parola spetta comunque al Ministero della Salute che venerdì deciderà se accogliere “l’istanza” di Asti.