L’Asti film festival ha acceso i riflettori in sala Pastrone ed è in pieno svolgimento in questi giorni. Dopo la sezione dedicata ai lungometraggi opera prima, sono state inaugurate quella dedicata alle presentazioni letterarie con Donato Carrisi e quella sui documentari.
Il ricordo di Vincent Schiavelli
Proprio appartenente a quest’ultimo gruppo “Asti Doc” molto convincente è stata, mercoledì pomeriggio la proiezione del toccante “Magic Island” di Marco Amenta, un originale intreccio di fatti veri, ricostruiti narrativamente a mo’ di fiction, ma con l’immediatezza del documentario, quasi un diario di viaggio. La storia ha due protagonisti. Uno presente sullo schermo: si chiama Andrea, è italoamericano, giovane musicista newyorkese, e viene chiamato da amici del padre defunto per un viaggio verso le sue origini, in Sicilia, a recuperare del denaro rimasto su un conto in banca, prima che venga estinto. L’altro protagonista è assente ma la sua presenza in filmati, fotografie e soprattutto spirito, pervade l’intero film: si tratta del padre, l’attore caratterista Vincent Schiavelli (“Qualcuno volò sul nido del cuculo” e “Ghost” fra i suoi film), una vita movimentata, mille interessi, diverse mogli, un solo figlio e una voglia di allontanarsi dai lustrini di Hollywood per andare alla ricerca della spontanea genuinità della terra dei suoi avi, trasferendosi nel paese di Polizzi Generosa; poi la malattia e la morte.
Ora Andrea tornando lì a visitarne la tomba e ascoltando i ricordi degli amici, recupera anche il rapporto perduto con un padre troppo assente ma affettuoso e forse capirà i motivi di quell’inquietudine che da tempo lo turba. Un documento molto intenso, che pur non essendo il classico documentario biografico, è capace tuttavia di raccontare bene l’interiorità di un artista e restituire molto dell’uomo.
Il premio a Ivano Marescotti
L’evento clou della prima parte della manifestazione ha avuto luogo sempre mercoledì, quando durante la serata è stato presentato in anteprima nale “Lovers”, l’ultimo film di Matteo Vicino che in passato aveva già riscosso grande consenso ad Asti con il precedente “Young Europe”. Una volta di più il regista bolognese si è discostato dalla consueta media delle commedie italiane, realizzando un’opera che su più strati fonde dramma, sentimento e qualche risata, in altre parole la vita di tutti i giorni, con il suo rincorrersi di personaggi, amori, illusioni e piccole vendette.
Oltre ai temi, non banali, e raccontati offrendo al pubblico un piacevole intrattenimento, dove la cultura è pur sempre protagonista, la vera originalità del film sta nella messa in scena. Vicino, con uno stile fluido ma eterogeneo, prende i quattro bravi protagonisti e ne mescola i ruoli, formando quattro storie in cui gli attori cambiano di volta in volta i personaggi ma non i nomi, dando vita a un suggestivo cortocircuito narrativo che sorprendentemente riesce però a conferire maggior senso all’intera storia, come fosse vista riflessa attraverso uno specchio deformante dalle molteplici facce. Durante la serata sono stati attribuiti due premi. Uno speciale al regista per il film e il tradizionale premio alla carriera del festival all’attore Ivano Marescotti che è uno degli interpreti. Un incontro purtroppo un po’ troppo fugace, pensando a momenti analoghi delle passate edizioni, con attori come Roberto Herlitzka, Giuliana De Sio e Milena Vukotic che si sono potuti raccontare, ricordando aneddoti della propria carriera e hanno lasciato un ricordo forte nella memoria degli spettatori presenti. Alle soglie dei settant’anni l’attore romagnolo ha alle spalle un’invidiabile carriera, con interpretazioni teatrali fin dagli inizi degli anni Ottanta e molti ruoli in tv e cinema anche da caratterista. Tra le sue partecipazioni più memorabili “L’aria serena dell’Ovest” di Silvio Soldini, “Il muro di gomma” di Marco Risi, “La lingua del santo” di Carlo Mazzacurati, i due con Roberto Benigni (“Johnny Stecchino” e “Il mostro”), fino alle esperienze con gli americani in “Hannibal” di Ridley Scott e “Il talento di Mr. Ripley” di Anthony Minghella.
Ultimi appuntamenti
Nelle ultime due giornate ancora molti appuntamenti. Oggi, venerdì 15, proseguono gli incontri nel ridotto del teatro Alfieri con il regista Aldo Lado che alle 18.30 presenterà il suo libro “I film che non vedrete mai”. Subito dopo, alle 19.30, l’incontro “Asti e il cinema” con Andrea Bosca, Dario Piana e Roberta Bellesini Faletti che presenterà un progetto legato al soggetto inedito del marito Giorgio “La ricetta della mamma”.
Sabato, la giornata finale ospiterà l’intera selezione “Asti Short”, dedicata ai cortometraggi, la presentazione nel ridotto del teatro alle 18.30 del progetto benefico #Everychildismychild, con la presenza di Anna Foglietta, Giorgia Cardaci, Andrea Bosca e infine alle 21.15 la serata di gala al teatro Alfieri con l’anteprima di “Oltre la nebbia” dell’astigiano Giuseppe Varlotta, alla presenza di Pippo Delbono, Corinne Cléry e del resto del cast.
Umberto Ferrari