47 ronin47 RONIN Regia: Carl Rinsch Interpreti: Keanu Reeves, Hiroyuki Sanada, Tadanobu Asano, Rinko Kikuchi, Kô Shibasaki. Arti marziali e computer grafica per il primo film di Carl Rinsch interpretato da Keanu Reeves, nei panni di un samurai mezzosangue. Una vicenda iconica, da tempo parte della cultura giapponese, che si innesta sulla matrice fantasy del film. L’origine del fatto storico risale al XVIII secolo, quando un nobile venne costretto a suicidarsi per aver assalito un maestro di protocollo dello Shogun, che lo aveva pubblicamente insultato. I quarantasette guerrieri al suo servizio, diventati ronin (samurai senza padrone) decisero allora di vendicarlo. Nella finzione, Kai è un guerriero emarginato dai più ma benvoluto dal signore locale Asano e da sua figlia Mika.  Dopo la morte del suo sovrano,  si unisce ad Oishi, il leader dei 47 Ronin e insieme cercano la vendetta sul tiranno  che ha ucciso il loro Maestro, bandendo i suoi seguaci. Per restituire l’onore al loro feudo, i samurai si troveranno ad affrontare dure prove e a lottare contro dragoni e altre terribili creature. 3 stelle AMICI COME NOI Regia: Enrico Lando Interpreti: Pio D’Antini, Amedeo Grieco, Alessandra Mastronardi, Maria Di Biase, Alessandra Sarno Il duo comico “Pio e Amedeo”, proveniente da “Le Iene”, debutta sul grande schermo con un lungometraggio in salsa “alla Checco Zalone”. Due migliori amici diversi per indole e carattere vivono a Zapponeta, un comune del foggiano e lavorano in un’agenzia di pompe funebri piuttosto bizzarra che prevede funerali a ritmo di disco music. Amedeo è uno scapolo incallito con la fissa delle scommesse sportive, Pio invece sta per convolare a nozze con la dolce Rosa (Alessandra Mastronardi), ma proprio durante il suo addio al celibato  scopre su internet un filmato osé che sembra avere come protagonista proprio la sua futura mogliettina. L’uomo decide quindi di mandare all’aria il matrimonio e di scappare dalle chiacchiere partendo con l’amico per un viaggio che li porterà prima a Roma, poi a Milano e infine ad Amsterdam.  Una carrellata di gag più o meno demenziali, unite a un pizzico di goliardia e alla derisione dei luoghi comuni più sfruttati. 2 stelle