JANE EYRE
Regia: Cary Fukunaga
Interpreti: Mia Wasikowska, Michael Fassbender, Jamie Bell, Judi Dench
Cupa, sinistra e a tratti spettrale, la nuova trasposizione del grande classico ottocentesco scritto da Charlotte Brontë si tinge di atmosfere gotiche. La giovane Jane Eyre, un’orfana cresciuta in collegio lontana da ogni espressione d’affetto, viene assunta come istitutrice in un’ immensa tenuta dello Yorkshire inglese. Qui incontra il solitario e tormentato Edward Rochester, il padrone di casa destinato a far breccia nel cuore della ragazza. Ma nelle stanze più remote del palazzo si nasconde un angosciante segreto, troppo difficile da sopportare per un animo limpido e incorruttibile come quello di Jane. Costruita a flashback, la storia si snoda attraverso un passato freddo e ostile, riscaldato solo per un attimo dalla passione tra i due protagonisti, interpretati da una Mia Wasikowska perfetta nel suo sguardo rigoroso e nei suoi gesti impauriti e da un Michael Fassbender inquieto e ammaliante.

AMICI DI LETTO
Regia: Will Gluck
Interpreti: Justin Timberlake, Mila Kunis, Emma Stone, Woody Harrelson
Già visto, almeno un paio di volte negli ultimi tempi. Lui e lei sono giovani, carini e in carriera, ma sono anche appena stati scaricati dai loro rispettivi fidanzati e, una volta diventati buoni amici, decidono di consolarsi a vicenda. L’unica condizione è che il loro coinvolgimento non vada oltre le lenzuola: solo sesso senza complicazioni sentimentali. Riusciranno a non cadere nella trappola dell’amore?… difficile sfuggire al prevedibile. Dopo “Amore e altri rimedi” con Anne Hathaway e Jake Gyllenhaal e “Amici, amanti e…” con Natalie Portman e Ashton Kutcher, ecco un’altra commedia sulla disinvoltura dell’agire e il pudore del sentire, come se oggi il primo fosse considerato più lecito e intrigante del secondo.

THIS MUST BE THE PLACE
Regia: Paolo Sorrentino
Interpreti: Sean Penn, Frances McDormand, Eve Hewson, Harry Dean Stanton
Lo straordinario Sean Penn veste i panni nostalgici di una rockstar miliardaria ma ormai dimenticata. Cheyenne oggi ha cinquant’anni, vive a Dublino con la moglie e non si esibisce più, eppure ogni giorno continua a truccarsi come un’icona del pop anni ‘80. La morte del padre, con cui aveva perso i contatti da tempo, lo spinge a tornare a New York. Qui viene a sapere che il genitore serbava un unico grande desiderio: vendicarsi di un aguzzino del campo di concentramento in cui era stato internato da ragazzo. Inizia così il viaggio on the road di Cheyenne attraverso gli Stati Uniti alla ricerca di un passato troppo a lungo ignorato. Sorrentino ci regala ancora una volta il ritratto intimo e sommesso di un uomo irrisolto che si confronta con una grandezza effimera e il bisogno di solida autenticità. Pacato, annoiato ma anche un po’ presuntuoso, il film si muove al passo del suo protagonista.