David di Donatello nel 1991 per “Ragazzi fuori”, regista di pellicole come “Soldati-365 all’alba”, “Mery per sempre”, “Il muro di gomma”, “L’ultimo capodanno” e “Fortapàsc”, solo per menzionare qualche titolo. È stato il regista Marco Risi a inaugurare mercoledì la tredicesima edizione dell’Asti International Film Festival nella Caffetteria Mazzetti, un’inaugurazione in cui il cineasta milanese ha dialogato con Marco Lombardi, critico cinematografico del quotidiano “Il Messaggero” ma anche autore e conduttore di Gambero Rosso Channel. 

Reduce dal Torino Film Festival (dove ha presentato in anteprima “Il punto di rugiada”, il suo nuovo film in sala da gennaio), Risi ha raccontato al pubblico di Asti aneddoti e retroscena dei suoi lavori, poi il direttore artistico del festival Riccardo Costa gli ha consegnato le Chiavi della Città accompagnate da un tartufo omaggiato da Sandrino Romanelli.

Organizzato da Sciarada Produzioni in collaborazione con il circolo cinematografico Vertigo, l’Asti International Film Festival ha visto ieri accendersi gli schermi con le proiezioni dei primi film in gara, oltre 120 produzioni provenienti da tutto il mondo divise in sei categorie, più una sezione dedicata all’animazione internazionale. 

Alle 21 in Sala Pastrone è stato presentato fuori concorso “Cuore segreto”, un cortometraggio dalla forte impronta astigiana. Diretto da Alessio Bertoli (autore della sceneggiatura insieme a Loredana Bosio), comprende nel cast Fabrizio Rizzolo e Isabella Tabarini, oltre ad alcuni allievi della scuola Teatralmente diretta dallo stesso Bertoli. È astigiana anche la colonna sonora firmata da Elena Maro, residente a Los Angeles, così come si sono svolte ad Asti parte delle riprese, ambientate anche a Torino.

Finanziato dall’8 per mille alla Chiesa Valdese su progetto di Aido Piemonte, è un film che si pone l’obiettivo di sensibilizzare sulla donazione di organi, tessuti e cellule, una pellicola basata su un libro di Luca Vargiu con protagonisti Artu e Roberto, due ragazzi dalle vite profondamente diverse. 

La loro storia arriverà a una svolta grazie a un incontro inaspettato, tanto tenuto segreto da uno quanto non desiderato dall’altro. Nella trama si intrecciano temi profondi come vita e morte, amore e amicizia, gioia e dolore, lacrime e sorrisi, frastuono e silenzio.

Questa sera, venerdì 1° dicembre, sarà invece protagonista assoluta Sandra Milo. Alle 21 l’attrice 90enne riceverà il Premio alla Carriera di questa edizione presenziando alla proiezione del film fuori concorso “Che bella storia la vita” (diretto da Alessandro Sarti), in cui recita al fianco di Gene Gnocchi. Le ultime proiezioni di domani faranno da prologo al gran finale di domenica 3 dicembre: oltre alle premiazioni e alla cerimonia di chiusura, ci sarà spazio anche per un incontro con l’astigiano di Hollywood Giacomo Ghiazza, storyboard artist di lungo corso attivo in produzioni faraoniche come Robocop, Mission Impossibile e Pirati dei Caraibi.

Alberto Gallo