VIGILI DEL FUOCOSciopero dei vigili del fuoco che oggi, mercoledì 2 ottobre, incrociano “simbolicamente” la braccia per dire no ai tagli e per chiedere lo sblocco sblocco delle assunzioni mediante ripristino del turnover al 100%, la riforma del servizio volontario, legge di riordino delle carriere e parificazione dei trattamenti retributivi e pensionistici dei vigili del fuoco con quelli delle forze di polizia. I pompieri del Conapo hanno indetto uno stop di 4 ore, mantenendo comunque l’operatività del servizio. Anche i vigili del fuoco astigiani hanno aderito alla mobilitazione nazionale Questa mattina tutti i vigili e i funzionari in servizio, pur lavorando, hanno aderito alla protesta. La situazione è problematica anche a livello locale visto che i vigili svolgono quotidianamente attività di ordine pubblico,  a stretto contatto con le altre foze di polizia, anche se con compiti diversi. Un ruolo che non viene retribuito al pari dei colleghi. “Ci sentiamo operatori di sicurezza di serie b – spiega Gianluca Manzi, segretario provinciale del Conapo -. I nostri stipendi sono inferiori a quelli delle altre forze di polizia e noi chiediamo che vengano in qualche modo equiparati. C’è di più. Perché i vigili del fuoco sono discriminati anche a livello pensionistico e di turn over. “Andiamo in pensione a 60 anni e molti di noi a quell’età svolgono ancora servizio operativo. Il nostro è un lavoro usurante e difficile, che richiede anche agilità e forza fisica che inevitabilmente calano con l’età – continua -. Esiste poi il problema della carenza di personale che in Italia è alta e l’impossibilità per i vigili di fare carriera all’interno del Corpo. Spesso, anzi sempre, funzionari e dirigenti, arrivano da fuori e chi invece ha le competenze tecniche e pratiche maturate sul campo, in anni di lavoro, rimane fermo e non può avanzare”. Al fianco del Conapo si è schierata anche la Uil che nonostante non abbia aderito formalmente all’astensione, supporta le motivazioni del sindacato autonomo. “Noi vigili del fuoco siamo unici – ha spiegato Giuseppe Piazza, ingenere, funzionario del comando di via Marello e rappresentante Uil -, non abbiamo duplicati in altri Corpi che fanno il  nostro stesso lavoro. Siamo i primi a intervenire nelle situazioni eppure questo non ci viene riconosciuto in alcun modo. La situazione del nostro Corpo è grave, basti pensare che da marzo scorso non siamo più assicurati e che qualcuno di noi si fa male in servizio deve pagarsi da solo ticket, visite e medicinali, senza sapere se poi verrà rimborsato”. “Serve una legge di stabilità per il 2014 scritta da un esecutivo responsabile che abbia a cuore anche i problemi della sicurezza dei cittadini, per questo abbiamo deciso di confermare la nostra protesta, con lo scopo costruttivo di sensibilizzare la politica a portare a termine almeno le riforme più urgenti e la legge di stabilità per il 2014 che deve essere presentata entro il 15 ottobre, o saremmo commissariati dalla Ue con il rischio di ulteriori tagli lineari alla spesa pubblica che, per i vigili del fuoco e le forze di polizia, si tradurrebbero nell’ennesimo blocco delle assunzioni in un contesto di carenze di organico già gravi, con irreparabile scadimento della sicurezza dei cittadini – ha commentato ancora  Manzi -. Per questo invitiamo i parlamentari a incontrarci per relazionare le difficoltà del Corpo dei vigili del fuoco e dei suoi appartenenti, e chiediamo loro di agire con responsabilità e chiediamo al Prefetto di Asti, nella sia qualità di rappresentante del governo sul territorio, di farsi portavoce delle nostre istanze verso il ministero dell’interno”. “I vigili del fuoco – aggiunge Claudio Cambursano, segretario regionale Conapo – sono stanchi di una politica inconcludente che si perde in discussioni che poco importano a chi non riesce più a mantenere le proprie famiglie, i nostri iscritti sono pronti per questa campagna di sensibilizzazione perchè anche i vigili del fuoco vogliono fare la loro parte con responsabilità per garantire la sicurezza dei cittadini”.