Nelle prime ore di oggi è giunto a Torino, con un volo umanitario dell’Aeronautica Militare, messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il piccolo Samuele Canova, il bimbo nato a Sharm-el-Sheik da genitori piemontesi, che là si trovano per  motivi di lavoro, e che, per le sue precarie condizioni, era ricoverato al Cairo. L’operazione di rientro, particolarmente complessa per le difficili e instabili condizioni di salute in cui versa il piccolo, è stata resa possibile grazie ad una stretta ed intensa collaborazione tra le istituzioni italiane, che a tutti i livelli si sono prodigate nel comune obiettivo di portare in Piemonte il piccolo Samuele. L’Ambasciata d’Italia in Egitto attraverso la Cancelleria consolare ha seguito e assistito i genitori e i loro familiari in tutte le pratiche necessarie al rientro del bambino, mentre in Piemonte la Regione, l’Ospedale Infantile Regina Margherita e la Croce Rossa di Biella hanno messo a disposizione della famiglia le complesse attrezzature sanitarie e le due équipe di personale medico e paramedico specializzato, che si sono occupate dell’assistenza al piccolo  paziente. Una prima équipe, coordinata dalla Croce Rossa di Biella, ha raggiunto Ciampino con tutte le attrezzature e, con un volo militare, è partita alla volta del Cairo per prendere a bordo il piccolo e portarlo all’aeroporto di Caselle. A Caselle lo attendeva una seconda équipe dell’Ospedale Infantile Regina Margherita e del Trasporto Avanzato Neonatale (T.A.N.To) per trasportarlo a Torino, dove ora il piccolo si trova ricoverato presso il reparto di rianimazione dello stesso Ospedale.