Ancora denunce da parte dei carabinieri di Asti per violazioni all’articolo 650 del codice penale in merito al decreto emesso dal Governo Conte.

Erano le 11 del mattino quando due giovani astigiani, una 35enne di Tigliole e un 25 enne di Asti, venivano controllati a bordo della loro autovettura in transito nel comune di Moncalvo in corso Casale. Alla richiesta dei carabinieri, gli interessati producevano la prescritta autocertificazione in cui dichiaravano di recarsi in ospedale ad Asti a far visita alla nonna lì ricoverata. Dapprima tutto appariva rientrare nella regola se non che la verifica effettuata dai militari, di concerto con le indicazioni fornite dal nosocomio del capoluogo, permetteva di ricostruire che la parente era stata già dimessa il giorno prima. Pertanto i due soggetti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Asti, oltre che per la violazione prevista dall’art. 650 c.p. per inosservanza delle prescrizioni disposte dalla Presdenza del Consiglio dei Ministri con il dpcm del 9 marzo, anche per il più grave reato di false dichiarazioni ed attestazioni a pubblico ufficiale.

A Villanova è stato invece rilevato il primo caso di violazione sulle prescrizioni governative per l’apertura dei locali. Una pizzeria della città, nelle prime ore della sera, è stata colta a somministrare alimenti e bevande ad un avventore. I carabinieri hanno notiziato l’Autorità giudiziaria astigiana, sanzionando il titolare, un 30enne della zona, per la violazione prevista dall’art. 650 c.p. ed immediatamente inoltrato al Comune di Villanova e alla Prefettura di Asti la proposta per l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività commerciale.