Li hanno definiti trasfertisti. Parliamo dei quattro uomini arrestati nell’ambito di un’operazione congiunta portata a termine dalla compagnia dei carabinieri di Asti e dalla squadra mobile della questura, coordinata dalla Procura di via Govone. Sarebbero loro gli autori di due rapine avvenute a settembre in città, la prima alla farmacia del Palucco del 4 settembre e la seconda al supermercato Carrefour Express di via Baracca di pochi giorni dopo.

“Si tratta di persone gravemente indiziate di delitto”, ha spiegato il procuratore capo Alberto Perduca.
 Secondo quanto raccolto nelle indagini che si sono avvalse anche dei sistemi di videosorveglianza della farmacia in questione e del Comune, nella prima rapina avrebbero agito in tre: due hanno fatto irruzione nel negozio, travisati con felpe e passamontagna e armati di revolver, uno è rimasto in auto fuori, a bordo di una Fiat Panda. Erano le 12.30 del 4 settembre. Il tutto è durato meno di un minuto e mezzo. I banditi hanno minacciato la farmacista e un cliente e poi sono fuggiti con un bottino da 1500 euro, scappando a bordo dell’utilitaria verso Asti. Sono state proprio le telecamere a tracciare il tragitto della vettura, sia prima che dopo la rapina. Proprio dall’analisi delle telecamere è emerso che l’auto aveva fatto un sopralluogo mezz’ora prima del colpo. Auto poi tracciata al casello di Asti Ovest (dove era transitata saltando il pagamento) e rintracciata anche ad Asti, sotto l’abitazione di un quarto soggetto. Auto che è risultata essere presa a noleggio da un soggetto estraneo alla vicenda ma per il quale lavorava uno degli arrestati, considerato l’autista.

Un’indagine, quella dei carabinieri, che si è intrecciata con un’altra indagine, questa volta della polizia. Circa una settimana dopo i fatti del Palucco, l’11 settembre, infatti, si è verificata una seconda rapina dalle modalità molto simili. Tre banditi con i volti nascosti da passamontagna e con indosso guanti avevano fatto irruzione nel supermercato che si trova a pochi passi dalla questura. L’allarme era subito scattato e la polizia era riuscita a bloccare uno dei rapinatori in fuga. Gli altri tre, autista compreso, erano riusciti a scappare con un bottino da 2000 euro.
A questo punto le indagini di carabinieri e polizia confluiscono e gli elementi, intercettazioni, immagini delle telecamere di videosorveglianza, contratti di intestazione della Panda presa a nolo, convergono.

Nel giro di poche settimane i carabinieri del nucleo operativo guidato dal tenente Roberto Iandiorio e  i poliziotti della sezione antirapine della squadra mobile con l’ispettore Valter Palestro, portano all’identificazione di tre persone (uno di loro, un giovane del 2000 di Barletta era già stato arrestato a settembre nella rapina della Carrefour ndr). Si tratta di un collaboratore di giustizia sottoposto a un programma di protezione che sarebbe stato il basista, di un torinese classe ’73 residente a Nichelino, e di un pugliese classe 2000.
Il gruppo considerato “trasfertista” e quindi molto mobile sul territorio nazionale, ad Asti aveva come base un alloggio nelle disponibilità del collaboratore di giustizia.
Gli arresti sono scattati ieri: uno è stato raggiunto a Barletta, un altro nel Torinese, un terzo era già in carcere a Biella e il quarto ad Asti.