La protesta dei camionisti contro il caro benzina è arrivata al terzo giorno. Le lunghe file di camion che lunedì erano parcheggiate lungo la ex statale 10 e nella zona di Asti Est, sembrano ormai un lontano ricordo. Nonostante i picchetti continuino il traffico sembra scorrere regolarmente, almeno fino a pochi minuti fa. Il disagio per la popolazione però si chiama carburanti. Le pompe di benzina infatti stanno finendo i rifornimenti mentre molte altre rimaste senza carburante hanno chiuso  i battenti in attesa che la situazione si normalizzi. Intanto la polizia sta continuando gli accertamenti per chiarire la dinamica dell’incidente che alle 5.15 di ieri mattina è costato la vita a Massimo Crepaldi, il camionista astigiano di 46 anni, investito da un tir con al volante una donna tedesca. Secondo la versione fornita ieri dagli inquirenti l’autotrasportatore sarebbe finito sotto il camion dopo una sorta di discussione avuta con la donna. Dagli accertamenti degli investigatori la vittima, assieme ad altri colleghi, avrebbe cercato di spiegare le ragioni della protesta alla tedesca, servendosi, per farsi comprendere meglio, anche di gesti e piccoli colpetti sulla carrozzeria del tir. La donna, però, spaventata e disorientata, avrebbe proseguito la marcia, senza prestare attenzione alle parole di Crepaldi che è rimasto impigliato lateralmente al mezzo pesante, finendo sotto i pneumatici. Ora la tedesca è accusata di omicidio colposo.