In merito all’indagine sul servizio di riscossione del bollo auto esplosa ieri con 15 arresti in diverse regioni, l’assessore regionale al Bilancio, Giovanna Quaglia, ha dichiarato che “la Regione Piemonte si considera parte lesa e, qualora siano accertati danni all’amministrazione, si costituirà parte civile”. Quaglia specifica inoltre che “fin dal 2011, con delibera del 7 marzo, la Giunta regionale ha definito un percorso di miglioramento del servizio di riscossione, che implicava l’eliminazione dell’affidamento diretto svolto dalla società Gec spa. Ha pertanto indetto una nuova gara pubblica, oggetto di impugnativa di fronte al Tar Piemonte. Adeguandosi al pronunciamento del Tar, l’amministrazione regionale con determine del 6/07/2012 e del 25/07/2012 ha rimesso a gara i servizi di riscossione, eliminando i vincoli quantitativi e i requisiti del metodo di pagamento. La procedura di gara, interamente seguita dagli uffici regionali preposti, è in corso di svolgimento. Il 18 dicembre 2012, in seduta pubblica, verranno aperte le buste contenenti le offerte presentate dai concorrenti. Nella gestione della gara il CSI-Piemonte non ricopre alcun ruolo”. Inoltre, l’assessore ricorda che “con delibera del 30/07/2012 la responsabilità del settore Politiche fiscali, prima in capo al dottor Giovanni Tarizzo, è stata assegnata a nuovo dirigente con efficacia dal 1° agosto 2012” e ribadisce che “attualmente la Regione Piemonte non utilizza il Mav per il servizio di riscossione della tassa automobilistica, e quindi l’importo versato dal contribuente confluisce direttamente alla Tesoreria della Regione”.