poliziaC’è aria di cambiamenti nella questura astigiana. Questa mattina, infatti, il questore Filippo Di Francesco ha presentato il nuovo organigramma dei funzionari della nostra polizia. Una ridistribuzione dei ruoli dettata da alcuni trasferimenti, ma soprattutto dalla volontà di mettere a disposizione della cittadinanza forze nuove e fresche. Sono infatti funzionari giovani (due sono donne), con gran spirito di iniziativa i nuovi dirigenti di alcuni degli uffici operativi della polizia. La squadra mobile, dopo l’addio del vice questore Carmine Bagno, trasferitosi alla guida della polstrada di Vercelli, è stata affidata a Loris Petrillo, arrivato un anno fa ad Asti e che fino ad ora ha coordinato l’ufficio Upgsp (dal quale dipendono le volanti). Il suo posto è stato preso dal commissario capo Claudia Mattei che lascia la dirigenza dell’ufficio personale, passato oggi sotto la guida di Angela Coppola, una new entry fra i funzionari della polizia astigiana. Il vice questore Maurizio Mobilio mantiene invece le redini della divisione Pasi (da cui dipendono fra gli altri l’ufficio passaporti, l’immigrazione e l’ufficio armi). “Ho deciso di dare linfa nuova alla questura di Asti – commenta Di Francesco -. I cambiementi offrono sempre nuovi stimoli e spero che in questo modo si possa dare un rilancio all’attività investigativa, ma anche all’attività operativa”. Il questore sottolinea poi l’importanza della collaborazione. “Ad Asti c’è una realtà criminale che sta creando allarme – commenta -. Noi lavoriamo per prevenire e reprimere i reati al meglio delle nostre possibilità ma chiedo ai cittadini di collaborare. Telefonate al 113 se notate rumori strani, se vedete persone sospette aggirarsi, se vi imbattete in sconosciuti che mai prima avevate visto in quella zona. Solo così noi possiamo intervenire immediatamente evitando magari che vengano commessi dei reati e addirittura cogliendo in flagranza i criminali”. Un’abitudine, quella di telefonare e avvertire la polizia di anomalie, che, a detta dello stesso questore, gli astigiani non hanno ancora fatto completamente propria: “Non vogliamo cittadini eroi, cittadini-poliziotti, non vogliamo ronde, vogliamo solo un contributo attivo e una partecipazione di coscienza e di senso civico”.