Due episodi simili hanno fatto riemergere, anche nell’Astigiano, l’attualità del fenomeno delle truffe per via telematica. In entrambi i casi il mezzo utilizzato dai truffatori è stato un noto sito di vendite on line.

I carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Canelli hanno denunciato in stato di libertà un 41enne veneziano incensurato, il quale aveva messo in vendita due quadri di noti pittori di arte moderna inserendo nell’inserzione le foto delle opere facendo credere di esserne in possesso. Nel dettaglio si trattava di un quadro a tecnica mista su carta di Pino Pinelli (esponente della cosiddetta Pittura analitica) al prezzo di 400 euro e una calcografia di Giuseppe Capogrossi (considerato tra gli elementi di punta della Scuola romana) per 500 euro, e per entrambe le opere il venditore concordava con la vittima il prezzo scontato di 620 euro.
Per il malcapitato libero professionista albese, collezionista d’arte, la cifra alla quale erano stati proposti i quadri è sembrata troppo allettante per perdere l’occasione, trattandosi di opere il cui valore reale è all’incirca dieci volte superiore, e ha provveduto a effettuare immediatamente il bonifico per la cifra pattuita. Purtroppo le opere non sono mai arrivate a destinazione e l’uomo si è rivolto ai carabinieri. Gli inquirenti hanno identificato il truffatore denunciandolo.

Con le medesime modalità, una giovane impreditrice agricola di Piovà Massaia, rispondendo all’annuncio relativo alla vendita di un trattore usato allo straordinario prezzo di 2.500 euro, concordava con l’inserzionista l’invio di una caparra di 200 euro. Una volta inviato il bonifico e non avendo ricevuto alcun riscontro per definire la vendita, la vittima tentava di contattare più volte il venditore che si rendeva irreperibile. Sporta regolare denuncia alla stazione di Cocconato, i militari, al termine dell’attività d’indagine, hanno individuato e deferito all’A.G. la truffatrice, una 53enne di Palazzolo sull’Oglio (BS), con a carico precedenti penali per episodi analoghi.