Ha fatto per la prima volta la sua comparsa nel nostro territorio la cosiddetta “tusi” o cocaina rosa. L’hanno trovata gli operatori della polizia astigiana che nello scorso weekend hanno fatto irruzione in una festa techno “illegale”. Nella notte tra sabato e domenica i poliziotti, coordinati dai funzionari della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e delle Volanti della Questura di Asti, in collaborazione con i vigili del fuoco, operatori del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e dell’Ispettorato del Lavoro di Asti, hanno eseguito un controllo in un circolo privato che era stato abusivamente adibito a eventi di natura imprenditoriali e nel quale era in corso una festa teckno. Nel corso delle verifiche è emersa la presenza di un significativo quantitativo di stupefacenti destinati allo spaccio, tra cui hashish, cocaina, droghe sintetiche e, per la prima volta ad Asti, la droga dei super ricchi, la “tusi” o cocaina rosa, di recente diffusione e altamente pericolosa.

L’operazione ha portato alla denuncia di 8 persone per organizzazione di eventi abusivi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono state inoltre contestate migliaia di euro di sanzioni amministrative. Il locale, al centro delle attività illegali, è stato sottoposto a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria in attesa di ulteriori indagini.

Gli accertamenti dell’Asl e dell’Ispettorato del Lavoro hanno, inoltre, rilevato gravi violazioni delle normative igienico-sanitarie e delle condizioni di lavoro. Inoltre i vigili del fuoco hanno accertato che il locale non era a norma sotto il profilo della sicurezza, oltre a non avere le licenze necessarie a tutela dell’incolumità pubblica per realizzare l’evento, rendendo la situazione ancora più pericolosa per i partecipanti.

Tutti i soggetti denunciati e i partecipanti, la cui maggioranza era gravata da precedenti di polizia analoghi ed era nota per aver partecipato in precedenza a rave party, sono stati colpiti da misure di prevenzione emesse dal Questore di Asti Marina Di Donato. In particolare, poiché la gran parte di loro è risultata residente fuori dal capoluogo, gli è stata inflitta la misura del foglio di via obbligatorio per una durata che varia da 1 a 3 anni, a seconda della pericolosità sociale dei soggetti.

“L’operazione è un chiaro esempio di come la sinergia tra diverse istituzioni possa portare a risultati significativi nella tutela della legalità e della sicurezza. L’attività rientra nei controlli volti a censire i luoghi di ritrovo abusivi, come i Rave Party, in linea con il sistema di allerta provinciale per prevenire i raduni illegali. Progetto innovativo ideato dal prefetto Claudio Ventrice, avviato già a metà del 2023, e condiviso da tutti gli attori del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica della Provincia”, spiegano dalla polizia astigiana.

La Questura di Asti continuerà a monitorare attentamente il territorio per prevenire e contrastare ogni forma di attività illecita, garantendo la sicurezza e il benessere della comunità.