GUARDIA DI FINANZAE’ stato interrgoato a lungo dal gip Elena Rocci  il commercialista astigiano Vito Sorgente, 72 anni, finito ai domiciliari dopo un’indagine della guardia di finanza. Il professionista, difeso dall’avvocato Aldo Mirate, è accusato di evasione fiscale per un valore di un milione e 600 mila euro.  In pratica il sistema escogitato dal commercialista per evadere il fisco prevedeva, secondo le accuse, false documentazioni per consulenze di vario tipo, svolte da persone prive di specifiche cognizioni e non iscritte a nessun  ordine professionale. Le spese per dette consulenze, mai pagate dalle imprese, servivano a ridurre il reddito e di conseguenza frodare il fisco. Oltre al professionista, sono una trentina le persone coinvolte nella truffa ai danni dello Stato. “Il mio cliente ha puntualmente risposto a tutte le domande, spiegando minuziosamente il meccanismo che, ritenendolo conforme alla legge, ha posto in essere nell’interesse dei propri clienti” ha dichiarato all’Ansa l’avvocato Mirate. In settimana si riunirà anche il direttivo dell’Ordine dei Commercialisti per esaminare il caso “Vito Sorgente”. In attesa che la giustizia faccia il suo corso,  per chiarire l’operato  del professionista,  è probabile un provvedimento  disciplinare di sospensione fino all’accertamento dei fatti.