Una situazione difficile quella descritta dall’associazione Villaggio Vittoria che raccoglie una cinquantina di commercianti della zona di viale alla Vittoria appunto. Furti nelle cantine e nei garage, ma anche tentativi, a volte riusciti, di truffe soprattutto ai danni di anziani. Un quartiere intero che attraverso i portavoce dell’associazione lancia un allarme e chiede di essere ascoltato.
“Abbiamo chiesto che vengano installate telecamere di sicurezza pubbliche – ha spiegato Gianluca Guzzetta, vicepresidente del Villaggio e titolare di una cartoleria del corso -. Siamo sempre stati ascoltati dalle varie rappresentanze politiche e capiamo che ci siano altre zone cittadine a maggiore rischio, ma qui la situazione non è facile sia per i commercianti che per i residenti”.
Si parla di un quartiere che vive una sorta di crisi da una decina di anni, da quando cioè il vecchio ospedale è stato trasferito, l’Upim ha chiuso e l’Enel è stata spostata. Una sorta di desertificazione della zona a cui si vanno ad aggiungere, secondo i racconti dell’associazione, diversi episodi di microcriminalità, dai furti alle rapine. Rapine come quelle avvenute in un bar e in una panetteria per le quali la polizia ha già arrestato una banda (che si trova ancora in carcere).
Ma quello che preoccupa di più è la presenza nel quartiere di individui che fingendosi corrieri incaricati di consegnare pacchi, si fanno aprire dai condomini per controllare così quale alloggio abbia la porta blindata, segnalano alcuni abitanti della zona. “L’appello è quello di segnalare e soprattutto denunciare ogni episodio o situazione sospetta alle forze dell’ordine”, ribadisce Guzzetta.
Ma in corso alla Vittoria c’è un commerciante che è diventato un simbolo, un vero e proprio caso.
Parliamo di Giancarlo Borgognone, titolare assieme alla moglie di una tabaccheria che in quattro anni ha subito due furti, un incendio e due rapine.
L’ultima è avvenuta domenica mattina. Il tabaccaio intorno alle 9.30, stava lavorando nella sua rivendita quando dalla porta sul retro, che si affaccia su un cortile condominiale, è entrato un soggetto.
Un uomo di mezza età, bianco, con addosso occhiali da sole e cappellino.
“Mi ha aggredito alle spalle, spintonandomi contro una parete, poi mi ha gettato a terra e mi ha dato un pugno”, racconta Borgognone che dopo l’aggressione si è fatto medicare al pronto soccorso. Il soggetto avrebbe poi arraffato 2000 euro in contanti per poi darsi alla fuga.
“Il mio è un grido disperato – continua l’esercente -. Ho bisogno di aiuto per non darla vinta a questa gente. Non voglio chiudere la mia tabaccheria, anche se sono demoralizzato e ho paura perché ogni volta che si apre la porta del mio negozio io non so chi potrei trovarmi di fronte”.
Un appello disperato, che si unisce a quello degli altri commercianti del corso.
“Oltre a essere sprovvisti di telecamere anche i giardini pubblici del vecchio ospedale sono poco illuminati e mal frequentati”, ha precisato Guzzetta. L’appello è quindi di prestare la massima attenzione ma anche di collaborare fra cittadini, denunciando e segnalando situazioni sospette o fatti di microcrimanlità per permettere alle forze dell’ordine di lavorare al meglio per tutelare la sicurezza degli abitanti.