Se è vero che la prudenza è un pregio, l’eccesso di prudenza è sicuramente negativo, se non addirittura nefasto. Basterebbe questa frase per stigmatizzare l’incredibile vicenda emergenza neve creata dal blocco generalizzato del trasporto merci. Questa è la denuncia di Confartigianato Trasporti, Fita/Cna e Fai. “In un Paese in cui nessuno vuole più assumersi le proprie responsabilità – dichiara il presidente regionale dei trasportatori di Confartigianato Francesco Del Boca – è molto più facile bloccare i trasporti, e conseguentemente quel che resta della macchina produttiva italiana, piuttosto che organizzarsi per garantire l’efficienza e la messa in sicurezza delle strade”. Oltretutto i provvedimenti emanati in gran parte dalle regioni che hanno esteso a tutt’oggi i divieti di circolazione dei mezzi pesanti sono stati emanati in ritardo, quando ormai i servizi erano già stati programmati. Secondo Bruno Graglia della Fai “il divieto interessa tutti, anche coloro che viaggiano con catene da neve o pneumatici invernali: e allora a cosa serve investire nell’equipaggiamento dei veicoli se quattro dita di neve portano al blocco generalizzato dei mezzi, anche di quelli equipaggiati?” In questo momento il settore del trasporto sta faticosamente cercando di recuperare produttività per far fronte al rinnovo contrattuale. “Tutta l’Italia – conclude il presidente di Fita/Cna Ferruccio Trabanelli – ha più che mai bisogno di recuperare competitività ed efficienza e il trasporto, e di conseguenza la produzione, sono costretti a fermarsi a causa dell’insipienza di chi non è più in grado di gestire un normale evento atmosferico invernale senza ricorrere a misure d’emergenza”.