Sono una trentina gli invalidi civili individuati dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza nell’ambio di una serie di accertamenti volti a contrastare frodi al bilancio pubblico. I militari hanno scoperto 26 persone, tutte residenti nell’Astigiano che hanno indebitamente percepito l’indennità di accompagnamento durante il ricovero, pari o superiore a 30 giorni, presso le strutture sanitarie convenzionate con la locale Asl. “Malgrado le informazioni periodicamente fornite dall’Inps, ad iniziare dalla comunicazione di accoglimento della richiesta della citata indennità fino all’invio annuale del c.d. “bustone” (contenente, fra l’altro, la modulistica per dichiarare la permanenza o meno dei requisiti amministrativi di ricovero gratuito e della mancanza di attività lavorativa) – spiegano gli inquirenti -, in molti, ricoverati per lungo tempo a spese della sanità pubblica, non segnalano tali degenze nel corso delle quali, naturalmente, sono già assistiti e non possono godere di ulteriori provvidenze economiche da parte dello Stato, come quelle relative agli accompagnatori”. Pur evitando la denuncia all’Autorità Giudiziaria per il mancato superamento della soglia stabilita dal Codice Penale, oltre alla restituzione di quanto indebitamente ottenuto gli interessati dovranno pagare una sanzione amministrativa fino a tre volte l’importo loro erogato.