Continuano ad arrivare manifestazioni di solidarietà per l’atto intimidatorio della scorsa settimana ai danni del vice sindaco Sergio Ebarnabo
“L’inquietante atto di intimidazione ai danni di Sergio Ebarnabo – hanno scritto il presidente della Provincia Maria Teresa Armosino e il sindaco Giorgio Galvagno – suggerisce a noi tutti una riflessione sui principi che governano la nostra società.
Il rispetto della legalità è il cardine sul quale si fonda la convivenza civile e democratica della nazione. Se l’immagine, la qualità della vita e i prodotti della nostra terra sono gli ingredienti che possono garantire il rilancio dell’economia astigiana, la sicurezza è il prerequisito. Essa rappresenta un principio irrinunciabile per tutti i cittadini, oltre che il passaporto per il turismo, per nuovi investimenti produttivi e residenziali. La volontà della Provincia e del Comune di Asti è di contribuire, soprattutto sviluppando attenzione e interesse ai temi della legalità, anche alla funzione di controllo e prevenzione sul territorio, dove ancora troppo spesso i cittadini sono bersaglio di una criminalità che deve essere arrestata attraverso la piena collaborazione di tutta la popolazione e degli enti locali, che devono saper dare il buon esempio e attivare, se necessario, l’intervento delle Forze dell’Ordine”
Proseguono Armosino e Galvagno: “Far crescere la cultura della legalità è compito delle istituzioni e di ogni cittadino: l’invito è ad agire, ognuno per le proprie possibilità, per far sì che la nostra società possa migliorarsi ogni giorno, per l’affermazione dei valori di onestà, correttezza, fermezza, lealtà e rispetto delle regole, condizione fondamentale per migliorare la protezione di ogni individuo“.
Un ordine del giorno di solidarietà a Sergio Ebarnabo, è stato presentato anche a palazzo Lascaris, prima firmataria Mariangela Cotto.
Il documento è stato presentato questa mattina dalla vicepresidente del Consiglio regionale.
“Un gesto grave – spiega Cotto – a danno di un amministratore che agisce per il bene della comunità sulla base del voto popolare che ha ricevuto. L’episodio, per l’assoluta mancanza di rispetto che dimostra verso ogni amministratore eletto, va condannato dalle istituzioni in modo unanime”.
L’ordine del giorno, firmato dai consiglieri di ogni schieramento nell’assemblea regionale, esprime solidarietà a Ebarnabo e impegna la Giunta regionale a intervenire per garantire il rispetto della democrazia e del sano confronto, o scontro, di natura politica e perché sia rigettata ogni forma di minaccia o pressione.