Secondo dati raccolti dalle forze dell’ordine impegnate a garantire maggior sicurezza sulle strade della provincia di Asti, nel 2010 gli incidenti mortali sono stati 17, esattamente 4 in più del 2009. Continua però la diminuzione nei confronti del numero di vittime dell’ultimo decennio del 1900 e dell’inizio secolo. Nel 2007 le vittime della strada erano state ben 29 ( 5 i motociclisti deceduti). Nel 2006 le persone decedute per incidenti stradali erano state 24 con ben 7 motociclisti. Nel 2008 i morti sono stati 20 ( 3 i motociclisti). In leggera diminuzione anche gli infortuni mortali sul lavoro. Contro i 10 morti del 2006 con 7 decessi in agricoltura per il ribaltamento del trattore, quest’anno le vittime per infortuni sul lavoro sono state 6 con 4 vittime per il ribaltamento del trattore; uno nell’edilizia ed uno carbonizzato mentre brucia sterpaglie. Nel 2009 anche 6 vittime ( 2 per il ribaltamento del trattore). Nel 2007 le vittime sono state 7 ( 4 a causa del trattore). Nel 2008 ci sono state 6 vittime ( tre causate dal trattore). Restando nel settore della cronaca nera abbiamo registrato una diminuzione delle rapine in banca nei confronti del 2009. Le rapine agli istituti di credito astigiani sono state 11 contro le 13 del 2009. Nel 2008 si erano verificate solo 4 rapine. E 5 nel 2007. Nel 2006 le banche astigiane rapinate erano state 12. Due delitti nel corso degli ultimi 12 mesi. Il 2 aprile a Capriglio viene ucciso l’imprenditore Carmelo Casale. Il 26 luglio in corso Casale un rumeno viene assassinato a calci e pugni nel contesto di una lite tra connazionali. Il 2009 era stato funestato da ben tre delitti: il 6 settembre a San Damiano era stato assassinato Vincenzo Cutrì. Probabilmente si è trattato di un delitto di mafia. Il 31 ottobre in via Dogliotti ad Asti era stata strangolata da un vicino di casa Alfonsina Bono e l’11 novembre in strada Volta in uno scontro tra bande rivali era stato ucciso un giovane albanese. Nel 2008 e nel 2007 in provincia di Asti non si sono avuti delitti. Nel 2006 e precisamente il 16 settembre a Villanova, un figlio di 35 anni uccide a calci e pugni il padre di 67 anni perché si era lamentato per il volume troppo alto del televisore. Ed ancora, il 27 novembre dello stesso anno in frazione Valmanera di Asti una madre di 35 anni uccide la figlia di 5 mesi perché piangeva troppo.