Ieri  al tribunale di Asti, in Corte d’Assise si è avuta la seconda udienza del processo contro Costel Dochitei 32 anni, il rumeno accusato di concorso  nell’omicidio di Carmelo Casale , l’imprenditore edile trovato morto in una cascinale in ristrutturazione a Capriglio. Era la vigilia di Pasqua del 2010.
Dochitei era stato chiamato in causa da uno dei fratelli Marchidan, anche rumeni, condannati con rito abbreviato  nell’aprile scorso a 16 e 15 anni di reclusione. Dochitei, che nei vari interrogatori, ha sempre sostenuto di non avere partecipato al pestaggio mortale dell’impresario, ha preferito il processo normale.  Afferma infatti di essersi solo occupato di eliminare l’auto di Carmelo Casale  portandola in Romania.
Oggi, invece uno dei fratelli ha sostenuto  il contrario. A picchiare mortalmente l’imprenditore sarebbe stato proprio il Dochitei. La prossima udienza è stata fissata per il 21 settembre.