Sono comparsi ieri al tribunale di Acqui i quattro arrestati dell’operazione “Sugar Land” messa a segno dalle Fiamme Gialle di Genova. Disposto un interrogatorio di garanzia per i fratelli Carlo e Marcello Musso di Nizza e Nicola ed Emiddio Laurino di Castell’Alfero che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I legali attendono copia della documentazione per presentare la richiesta di revoca del provvedimento di carcerazione al Tribunale della Libertà. Intanto Carlo e Marcello Musso rimangono in carcere, rispettivamente a Genova ed Alessandria. Stessa sorte per Nicola Laurino (ad Alessandria) e il fratello Emiddio (ad Asti).
L’operazione nel complesso ha portato all’arresto di sette persone e una trentina di perquisizioni in Piemonte, Lombardia , Lazio e a Napoli. I fratelli Musso, arrestati per una serie di presunti reati legati a truffe nel contesto dell’evasione dell’Iva sfruttando fatture fasulle a imprese esistenti solo sulla carta, erano già stati protagonisti in un’altra operazione delle Fiamme Gialle.  Allora, era il 1994, l’operazione era stata battezzata “Dolce Notte”. Le modalità della presunta truffa erano le stesse di oggi e gli inquirenti pensano che il trucco delle false fatture a ditte inesistenti sia proseguita negli anni con gravi danni per l’erario. Oggi, la guardia di finanza  contesta agli arrestati diversi reati che vanno dalla frode fiscale, all’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, dalla bancarotta fraudolenta, alla ricettazione.
In pratica la presunta organizzazione negli anni Novanta come oggi avrebbe importato zucchero dalla Germania e passando per la Francia sarebbe entrata in Italia senza pagare l’Iva. A denunciare la situazione sarebbe stata la ditta tedesca esportatrice di zucchero che lamenterebbe il mancato pagamento di 150 mila euro per zucchero spedito a una ditta toscana.