In un momento in cui il mercato dell’usato auto è particolarmente tenuto d’occhio dai consumatori italiani in cerca di opportunità di risparmio, aumenta il rischio contraffazione dei veicoli da parte degli operatori del settore. “Il contachilometri taroccato è una delle tantissime truffe a cui si va incontro durante l’acquisto di un’auto  usata. La legge ha creato degli articoli con lo scopo di tutelare l’acquirente, ma è possibile prevenire questo inconveniente adottando qualche piccolo accorgimento”, spiega l’avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima e più autorevole associazione consumeristica italiana. “Se il danno è già stato arrecato, è possibile procedere con la denuncia del concessionario. In caso di esito positivo, il giudice condanna il soggetto a un risarcimento della somma versata in più rispetto al valore di mercato dell’auto, più il pagamento dei danni per aver violato la buona fede dell’acquirente”, aggiunge il noto legale di Unc. “Quando ancora non si ha acquistato nessuna auto, per evitare di essere truffati si possono fare una serie di semplici controlli tali da prevenire ed evitare la truffa stessa. Utilizzando una strumentazione di diagnosi  è possibile accedere a innumerevoli dati riguardanti l’auto che si desidera acquistare. Tra di essi compare il chilometraggio reale, un dato pressoché impossibile da modificare”, prosegue l’avvocato Polliotto. “In assenza di esso si può comunque intuire e capire se l’auto è soggetta a manomissione. Basta osservare molto attentamente il pannello dei comandi e constatare la presenza di graffi o segni tipici di una manipolazione, e quindi sostituzione del pezzo. Durante quest’analisi bisogna tener conto del fatto che l’auto prima di essere messa in vendita è stata sicuramente trattata. Un altro accorgimento pratico da tenere in considerazione per sfuggire alla truffa è di controllare lo stato di usura del volante, della pedaliera e delle maniglie dell’auto”. Per poi concludere: “La terza accortezza da è quella di chiedere al concessionario il libretto delle revisioni e controllare il numero di chilometri riportato in ognuna di esse. Si confrontano con i chilometri attuali e si nota un’eventuale incongruenza. Se invece il concessionario non è propenso a mostrare il libretto, ciò potrebbe voler dire che la macchina è sicuramente stata manipolata”, conclude Polliotto.