TARTUFOIeri ad Asti in tribunale è iniziato il processo per una decina di persone coinvolte  in una frode in commercio: avrebbero spacciato come piemontesi tartufi provenienti  dalla Croazia e dal Molise. Il nome più noto degli imputati è quello di Alessandro  Romanelli, 50 anni titolare della ditta “Sandrino Tartufi”, uno dei mediatori di   tartufi più conosciuti in città e provincia. Tra gli imputati cercatori e commercianti. Secondo l’accusa formulata dalla procura della repubblica su indagini della polizia  ambientale tra il 2010 ed il 2011 molti chili di tartufo bianco della Croazia e del  Molise sarebbero stati venduti dagli imputati a ristoratori, enti pubblici, mediatori e  consumatori privati spacciandoli per “Tuber Magnatum Pico” raccolti in Piemonte. Romanelli avrebbe venduto sette chili di trifole al Comune di Asti, due chili a   ristoranti astigiani e a un noto locale di New York. Ieri sentiti i primi testimoni dei  23 interessati alla vicenda, il giudice ha fissato la prossima udienza per il 20 febbraio.