Ieri pomeriggio la polizia ha arrestato un operaio con l’accusa di rapina. Tutto è avvenuto nel giro di un’ora dall’allarme scattato nell’ufficio postale di via Buozzi, alla Torretta. Intorno alle 13.50 un uomo con il volto coperto da una sciarpa ed armato di pistola ha fatto irruzione agli sportelli della posta pochi minuti prima dell’ora di chiusura. Il bottino: circa 800 euro che il malvivente ha messo in una borsa borsello. Poi, di corsa, è fuggito a piedi raggiungendo la sua Fiat 500 parcheggiata in una traversa laterale. L’uomo non si è accorto, però, che uno dei dipendenti dell’ufficio lo ha inseguito, annotandosi il numero di targa. Immediato l’intervento congiunto dei poliziotti della mobile e delle volanti che hanno fatto scattare gli accertamenti. Nel giro di pochi minuti gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità del proprietario dell’utilitaria, constatando, con sorpresa, che si trattava proprio del rapinatore. Così hanno deciso di raggiungere l’abitazione dove Luigi Panariello, 44 anni, vive con la moglie e i tre figli. Dalla perquisizione dell’alloggio di San Damiano e della Fiat 500 sono emersi indizi tali da far arrestare l’uomo in flagranza per rapina aggravata. Gli inquirenti hanno recuperato infatti il denaro preso in posta e la pistola, una Super Condor esatta riproduzione di un’arma vera. L’uomo, operaio in fabbrica, avrebbe detto ai poliziotti di essere stato spinto al gesto per alcuni debiti di gioco accumulati nell’ultimo periodo. Difeso dall’avvocato d’ufficio Lanfranco, si trova ora nel carcere di Quarto.