E’ iniziato ieri, ma è subito stato rinviato a lunedì prossimo 17 novembre, il processo a carico di una decina di nomadi sinti del campo di via Guerra ad Asti. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata a furti in ville e abitazioni del Nord Italia. Il collegio giudicante, presieduto da Alessia Ceccardi e dai giudici a latere Riccardo Crucioli e Alessandra Mainelli, ha disposto il rinvio perché gli avvocati di alcuni imputati erano impegnati in processi fuori città. Secondo la pubblica accusa rappresentata da Luciano Tarditi, capi dell’organizzazione sarebbero Giacomo e Gianni Bresciani, padre e figlio. Imputati anche altri tre componenti della famiglia Bresciani: Remo, Pietro e Ada, oltre a Bruno e Tersilla Bianchi, Romolo, Olga ed Elsa Lafleur , Giacomino Lussi, Giuseppe Grillo e Adelfio Borio.
Una trentina di imputati minori avevano già patteggiato la pena.