Si è svolta venerdìal tribunale di Asti la prima udienza del processo contro i responsabili dell’incendio che nell’ottobre del 2010 distrusse a Castagnole Lanze il pub “Black Eagle”. Nel rogo morì, dopo lunga agonia, Simone Mezzo, 23 anni, uno dei due piromani. L’altro responsabile dell’incendio, Emanuele Bruno, 47 anni,  confessò al pubblico ministero Maria Vittoria Chiavazza la propria responsabilità e disse che ad ordinare la distruzione del pub era stata  la famiglia di Angela Petralia, proprietaria del locale.  Il pm ha chiesto per Emanuele Bruno una condanna a 4 anni e 6 mesi. Dopo l’intervento della difesa rappresentata dall’avvocato Aldo Mirate il piromane è stato condannato a 2 anni e 10 mesi. Gli imputati di avere ordinato l’incendio per incassare l’assicurazione: Angela Petralia ed i due  suoi figli Domenico Cirillo e Carlo Eugeni, difesi dall’avvocato Roberto Caranzano,  non hanno optato per il processo con rito abbreviato, come invece Bruno. L’avvocato della difesa ha preferito un processo normale, fissato per il prossimo 16 maggio.  Secondo il legale la famiglia Petralia sarebbe totalmente estranea al rogo.  La famiglia di Simone Mezzo deceduto nel rogo, assistita dall’avvocato Marco Dapino, si è costituita parte civile.