L’AQUILA – “Stiamo lavorando in una corsa contro il tempo per cercare di dare speranza ai genitori, ai parenti e agli amici delle persone rimaste ancora sotto le macerie“. A parlare è Rodolfo Lazzarato uno dei 27 vigili del fuoco astigiani arrivati in Abruzzo per fare fronte all’emergenza post terremoto. “La situazione è a macchia di leopardo – continua il pompiere strappato telefonicamente al suo compito per pochi minuti -. Ci sono case che sono andate completamente distrutte e altre che all’apparenza hanno resistito ma qui la terra continua a tremare e non so cosa potrà succedere ancora“. I vigili del fuoco astigiani arrivati nelle zone terremotate in parte già lunedì scorso, a poche ore dal violento sisma, hanno allestito un accampamento per gli sfollati e stanno anche scavando sotto le macerie per recuperare vivi e vittime, con turni di lavoro massacranti, fatti solo di un paio d’ore di sonno al giorno. I pompieri, tutti specializzati e appartenenti a squadre come la Saf o la cinofila, sono arrivati in Abruzzo con 10 mezzi attrezzati per fare fronte con i loro mezzi all’emergenza. “Siamo spinti a continuare a scavare dalla speranza – conclude Lazzarato -. Proprio nel pomeriggio di ieri, martedì, alcuni nostri colleghi che lavoravano spalla a spalla con noi, hanno estratto una ragazza dalle macerie, ferita, ma viva. Continuiamo a lavorare per questo“.