Sulla sparatoria avvenuta questa notte nel parcheggio davanti all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale Massaia di Asti è intervenuto anche il direttore generale dell’Asl At Flavio Boraso.
“Già nei mesi scorsi abbiamo assunto l’impegno con la Questura di valutare, terminata quest’ultima fase acuta dei contagi covid, la riattivazione di un presidio fisso all’interno dell’ospedale delle forze dell’ordine, che comunque nell’ultimo periodo hanno già intensificato la propria presenza nell’area – ha dichiarato -. Faremo tutto il possibile per migliorare la sicurezza di operatori e utenti, ma credo sia limitativo considerare questo come un problema ospedaliero: si tratta di un problema che ha radici sociali ben più ampie della realtà del nostro ospedale”.

Boraso si è espresso in seguito alle forti preoccupazioni segnalate dal sindacato delle professioni infermieristiche Nursing Up.

“Manifestiamo sgomento e preoccupazione quanto accaduto nella notte tra il 18 e il 19 aprile 2022 davanti all’ingresso del pronto soccorso, che ha visto pazienti, astanti e operatori in grave pericolo per l’esplosione di colpi di arma da fuoco all’esterno del pronto soccorso – ha dichiarato subito dopo i fatti Enrico Mirisola, segretario aziendale Nursing Up di Asti -. Come già fatto in un passato piuttosto recente, chiediamo a gran voce all’Azienda di rivedere e potenziare l’ormai troppo blando sistema di sicurezza per lavoratori e utenti concentrando le risorse che fungono da deterrente ad atti violenti o protezione da eventi come quello appena passato che avrebbe potuto divenire una tragedia. Mai come ora sono necessarie azioni concrete per rendere il pronto soccorso un luogo sicuro sia per i lavoratori ma anche per l’utenza che vi afferisce”.

E ha continuato: “A fronte di ciò ci siamo aperti immediatamente alla Direzione per una celere risposta al grande problema della sicurezza, soprattutto notturna non solo del pronto soccorso ma di tutta l’area ospedaliera. Condividiamo con le Istituzioni, i colleghi e le persone che assistiamo, la nostra grande crescente preoccupazione, già peraltro manifestata, per la sicurezza di Persone e cose all’interno del nostro ospedale”.