E’ accusato di essersi impadronito in modo “fraudolento” di 20 mila euro, mettendo a segno almeno 20 truffe del bancomat il romeno arrestato qualche ora fa dai carabinieri del comando provinciale di Asti. L’indagine era partita nel giugno scorso quando ai militari erano arrivate diverse segnalazioni da parte di clienti di numerose banche dell’Astigiano che avevano visto dilapidare i propri conti correnti. Casi che erano stati segnalati anche nell’Alessandrino e nell’Albese e che hanno portato gli uomini dell’Arma, coordinati dal neo comandante Alberto degli Effetti e dal tenente Giampaolo Canu, a ipotizzare la presenza di un’unica banda dietro agli episodi. Così sono scattati gli accertamenti. Grazie alla collaborazione degli esperti della sicurezza della Cassa di Risparmio di Asti che hanno anche fornito ai carabinieri i filmati delle telecamere dei bancomat si è riusciti a identificare uno degli autori di numerose ruberie. Si tratta di Valemtini Popescu, 37 ani, senza fissa dimora. Lo specialista avrebbe usato due tecniche diverse, quella dello skimmer e il cash trapping. La prima consiste nel posizionare nello sportello automatico una bocchetta sopra la sede dove viene inserita la scheda capace di copiare le bande magnitiche delle carte e una piastra laterale dotata di telecamera che legge i numeri del codice pin. Si tratta sostanzialemente di elementi del tutto compatibili con quelli del bancomat e difficili da notare per i clienti ai quali, con questo marchingegno, viene clonata la scheda. Il cash trapping invece è un metodo più rudimentale, ma che riesce a dare buoni frutti. Il malvivente infatti inserisce nella bocchetta che eroga il denaro una “forchetta” che blocca l’emissione dei contanti nonostante l’operazione bancaria sia andata a buon fine. Vista la mancata erogazione del denaro l’utente si allontana ed è in quel momento che entra in scena il  malvivente che eseguendo un prelievo minimo con carte prepagate, riesce a far aprire il bocchettone impadronendosi del denaro rimasto incastrato nella forchetta. Gli inquirenti sono riusciti a incastrare Popescu grazie alla collaborazione degli addetti dalla sicurezza della Cassa di Risparmio di Asti che hanno fornito loro tutti i filmati e che hanno studiato un sistema d’allarme che entrasse in azione ogni qual volta un bancomat veniva manomesso. Così nei giorni scorsi il romeno è stato arrestato mentre rimuoveva un apparecchio skimmer installato in una filiale della Crat di corso Alessandria. Secondo la ricostruzione dei militari l’uomo avrebbe agito sistematicamente per mesi, piazzando cioè ogni mattina entrambi gli apparecchi in diverse banche e tornando nel tardo pomeriggio per rimuoverli, recuperando anche il denaro. Il consiglio dei carabinieri è quello di non allontanarsi mai dallo sportello automatico in caso di mancata erogazione del denaro e di chiamare subito l’istituto di credito, accertandosi poi che nelle pareti laterali del bancomat non ci sia fori (le pareti posticce hanno un buco da dove la telecamera può riprendere il cliente che digita il pin). “Questa operazione è l’ennesima dimostrazione dell’efficienza dei carabinieri astigiani – ha commentato il comandante provinciale Fabio Federici -. Da tempo l’Arma è impegnata in una vera lotta alla criminalità e ai reati che maggiormente infastidiscono la popolazione, una lotta che sta dando i suoi frutti. Ricordo che per il nostro lavoro è importante la collaborazione con la cittadinanza per questo chiedo agli astigiani di telefonare al 112 ogni qualvolta si imbattono in situazioni sospette”.