E’ accusato di coltivazione ai fini di spaccio di stupefacenti l’insospettabile tecnico informatico arrestato dai carabinieri di Alba. Il giovane è stato fermato dai militari mentre in corso Cortemilia era alla guida dell’auto aziendale. Appena sceso dal mezzo ai carabinieri è apparso chiaro che era in condizioni di alterazione psicofisica dovuta probabilmente all’assunzione di droga. E’ stato quindi invitato a sottoporsi alle analisi ematochimiche all’ospedale ma si è rifiutato e per lui è scattata la denuncia. Subito dopo, durante una ispezione sull’auto, gli inquirenti hanno rinvenuto e sequestrato alcune dosi di hashish, scoperta che ha portato i militari a ispezionare anche l’abitazione del tecnico informatico. Lì è stato scovato un vero e proprio bottino di droga. Nella sua imansarda infatti i militari hanno trovato una vera e propria serra artificiale computerizzata che controllava in remoto grazie alle tecnologie informatiche di è a conoscenza per via della sua professione. All’interno del giardino domestico i carabinieri hanno sequestrato altri grammi di roba, fra “fumo” e marijuana, 8 piante di “erba”, diversi semi di canapa indiana, un bilancino di precisione e altro materiale usato per la coltivazione e la preparazione della roba, oltre a 200 euro in banconote di piccolo taglio provento presumibilmente dell’attività di spaccio e un computer dotato di telecamera installato nella serra artificiale e un piccolo impianto di irrigazione asservito al computer stesso che il tecnico riusciva ad attivare a distanza mediante il suo telefonino. Il ragazzo è stato così arrestato e portato nel carcere di Alba.