Avrebbe tenuto la propria famiglia segregata in casa per mesi, costringendola all’isolamento e a violenze psicologiche l’uomo arrestato alle prime luci dell’alba dai carabinieri di Montemagno e Moncalvo. Sarebbero stati alcuni vicini di casa, allarmati, a chiedere l’intervento del 112. Da tempo il romeno di 37 anni, sposato e padre di quattro figli in tenera età, abitante nella zona di Viarigi, in un casolare in frazione Arrobio, avrebbe impedito alla moglie di uscire da casa e di avere una vita normale. Soprusi anche fisici, culminati con l’impedimento rivolto alla figlia maggiore di andare a scuola. Pare che l’uomo avesse anche bruciato i libri di testo per evitare che la bambina, 9 anni, studiasse. Ma le vessazioni sarebbero state ancora più gravi. Il romeno, di religione ortodossa, sembra che costringesse la famiglia a mangiare una sola volta al giorno, malmenando anche i congiunti. La situazione è peggiorata in breve tempo. L’operaio sembra non volesse far più avvicinare nessuno alla sua cascina, appiccando numerosi incendi nel proprio cortile, forse addirittura a scopo intimidatorio. Ma quando i soccorsi arrivavano l’uomo riusciva a impedire loro di entrare nella proprietà. Finalmente i carabinieri, questa notte, sono riusciti a porre fine a queste violenze, arrestandolo, dopo attimi concitati e un tentativo di fuga. Le sue generalità non sono state rese note per tutelare le vittime dei soprusi.