Resta in carcere lo studente “bullo” accusato di rapina ai danni di tre compagni di scuola. Il diciottenne astigiano, a fine maggio, era stato fermato dai carabinieri, dopo che, armato di coltello, si era impadronito dei cellulari dei tre giovani; il fatto era avvenuto vicino al vecchio ospedale di via Botallo. Il ragazzo, su richiesta del legale di fiducia (l’avvocato Roberto Caranzano) dopo pochi giorni aveva ottenuto gli arresti domiciliari con l’obbligo di non uscire la sera. Sorpreso più volte fuori casa, ieri il tribunale ha emesso un nuovo ordine di carcerazione.