I carabinieri del comando di Villanova d’Asti hanno sgominato un giro di spaccio attivo a cavallo fra la provincia di Asti e il Chierese. Quattro le misure cautelari emesse dal gip di Torino che hanno portato anche a perquisizioni personali e locali con l’ausilio del personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Volpiano.
I provvedimenti emessi, tutti nei confronti di cittadini chieresi, sono due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di T. M. e T. L., entrambi pregiudicati di anni 45, e una misura cautelare di arresti domiciliari emessa a carico di F. M., di anni 52, gestore di un bar nel centro di Chieri e un obbligo di firma quotidiano a carico di A. S., 44nne convivente di T. M..
Le misure a carico di T. M. e T. L. sono state notificate dai Carabinieri al carcere de “Le Vallette” dove i due sono ristretti a decorrere dalla data dell’arresto operato sempre dai Carabinieri di Villanova il 28 marzo scorso, quando a Santena venivano fermati a bordo dell’auto di T. M. e trovati in possesso di oltre 50 grammi di cocaina, altri grammi quantità di hashish e marijuana e di circa 2.500 euro in contanti.

Le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm di Torino Dodero, erano iniziate alcuni mesi fa, quando era in corso altra attività investigativa legata a uno degli indagati per altre tipologie di reati. Gli strumenti tecnici all’epoca utilizzati dagli inquirenti hanno di scoprire il traffico di stupefacenti, droga che i due detenuti acquistavano periodicamente a Torino per smerciarla ai propri “clienti” chieresi e villanovesi.
Parte dell’attività di spaccio veniva condotta da F. M. all’interno del bar che gestisce; in altri casi per intercessione della compagna di T. M., ma in gran parte dai due arrestati, che “tagliavano” e smerciavano la sostanza stupefacente a pochi ma “fidati” clienti, in modo da evitare lo “spaccio di strada” che inevitabilmente avrebbe incrementato il rischio di essere scoperti.
Queste accortezze, tuttavia, si sono mostrate di scarsa utilità ed i quattro coindagati dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria di Torino di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.