E’ stata coordinata dalla procura di Asti la complessa indagine dei carabinieri di Bra che ha portato all’individuazione del presunto autore di un efferato omicidio. Il 24 giugno 2016 venne trovato il corpo di un uomo, che solo dopo diversi accertamenti, venne identificato come quello di Salvatore Ghibaudo, classe 1978, di cui non si avevano avevano più notizie da dieci giorni.  Da allora i militari diedero vita a un’indagine molto difficile che partiva proprio dalle abitudini e dalle conoscenze della vittima. Nel giro di mesi sono stati ascoltati diversi testimoni che hanno con non poca fatica aiutato gli inquirenti a ricostruire anche le abitudini del giovane, ucciso in quello che sembrava una sorta di agguato, con uno sparo in pieno volto da distanza ravvicinata, in un campo alla prima periferia di Bra. Nell’inchiesta gli investigatori, coadiuvati dall’esercito, sono riusciti anche a rintracciare l’arma del delitto, una pistola Beretta di piccolo calibro gettata nel fiume Stura. Nei giorni scorsi la svolta, con l’identificazione del presunto assassino. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta della procura astigiana e firmata dal gip, nei confronti di Mario Novi, braidese di 26 anni, già in carcere per altri reati. Ancora da accertare il movente, legato molto probabilmente alla vendita e al consumo di droga. Nell’indagine sono coinvolte anche altre persone la cui posizione è attualmente al vaglio degli inquirenti.