Si è tenuta oggi, martedì 14 febbraio, presso il Palazzo del Governo, presieduta dal Prefetto Claudio Ventrice, una riunione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla quale hanno partecipato il Questore, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, un rappresentante della Guardia di Finanza nonché un rappresentante della Provincia di Asti.

In questa ultima seduta, dopo quelle del 26 gennaio e 2 e 9  febbraio scorso, è proseguito l’esame dei progetti predisposti, questa volta,  dai Comuni di Cortiglione, Pino d’Asti, Revigliasco d’Asti, Serole, Tonengo, Vinchio per l’accesso alle risorse di cui al Decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 21/10/2022, che ha previsto un impegno di spesa per l’installazione e/o il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nelle aree dei rispettivi territori maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità.

Nell’occasione, anche i Sindaci convenuti hanno sottoscritto insieme al Prefetto un “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana”, impegnandosi ad adottare strategie congiunte volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità, anche tramite l’installazione di sistemi di videosorveglianza, che continuano a rappresentare uno degli strumenti privilegiati per la prevenzione e il contrasto di fenomeni di criminalità diffusa e predatoria.

Il Comitato Provinciale si è pronunciato favorevolmente per i progetti proposti, auspicando l’utile collocazione nella graduatoria nazionale, ai fini della successiva ripartizione delle risorse dal momento che i Comuni che hanno avanzato istanza per l’accesso ai cennati finanziamenti non hanno mai beneficiato delle risorse ministeriali nelle precedenti procedure.

In totale le istanze approvate e relative ad altrettante Amministrazioni Comunali sono 26 e prevedono l’installazione, qualora ottenessero i citati finanziamenti,  di circa 250 nuove telecamere di cui oltre 100 a lettura targhe, che rappresentano un ulteriore strumento di controllo a supporto dell’attività investigativa di prevenzione e repressione delle Forze di Polizia sia per i reati contro il patrimonio che per le infrazioni al codice della strada, contribuendo ad aumentare il grado di sicurezza sul territorio.