Un’esperienza collettiva in cui unire manualità ed estro creativo, intuizioni ed emozioni, provando a diventare al contempo sarti di sentimenti e scenografi.

Tutto questo sarà possibile nel seminario “Ricucire il firmamento”, un workshop di cucito sentimentale di casa degli alfieri che si terrà nel foyer dello Spazio Kor sabato 8 giugno dalle 14 alle 18 e domenica 9 giugno dalle 10 alle 18.

Realizzato nell’ambito del Festival Asti Teatro, è ispirato dalla figura di Teresa, la protagonista del racconto di Antonio Catalano “Teresa. La sarta che voleva ricucire il firmamento” da cui è tratto il monologo che debutterà al Festival il 26 e 27 giugno, portato in scena da Patrizia Camatel, che parteciperà anche al seminario.

A condurre il workshop, Barbara Mugnai, docente del Design della Moda presso il Politecnico di Milano, che spiega: “Il cucito è molto più di un insieme di tecniche e gesti meccanici finalizzati alla produzione di un manufatto. E’ un linguaggio espressivo e silenzioso, un’esperienza intima e profonda in cui ogni punto diventa un atto di consapevolezza. È una forma antica del prendersi cura: il gesto delle mani che cuciono, nella sua ripetizione regolare e rituale, ci permette di connetterci con il momento presente, di ascoltare la nostra intimità e di affidarci all’intelligenza delle mani”.

Durante la due giorni, si esploreranno tecniche di manipolazione, rammendo e assemblaggio, per creare, riparare e trasformare tessuti dando vita a un’opera d’arte collettiva, che farà parte permanentemente dello spettacolo come elemento scenico. 

Per fare ciò, cucendo, si indagheranno le connessioni significative tra la mente, il cuore e le mani in un ambiente accogliente, inclusivo e comunitario nel quale dare nuova forma alle emozioni. 

Non è richiesta nessuna esperienza di cucito – aggiunge Mugnai – tutti potranno partecipare. Anzi, pensiamo che sia proprio questo il valore aggiunto: l’inclusione, lo scambio intergenerazionale e interculturale… il fatto che ciascuno dei partecipanti possa regalare il proprio sguardo e vissuto per… allargare un po’ il firmamento”.

Il workshop sarà introdotto dal sarto Piercarlo Grimaldi, antropologo che ci parlerà delle sue memorie di sartoria, di fili e di parole e parteciperà al percorso. Commenta: “Oggi dopo la parentesi accademica sono ritornato a fare idealmente il sarto, perché cerco di pensare e darmi da fare come un sarto. Nel senso che scopro vieppiù che il mio giovanile lavoro non è stato tempo perduto. Ho capito che il mio maestro padre sarto è stato importante, più di quelli che ho incontrato in università. Il sarto è antropologicamente partecipe del farsi dei riti di passaggio mentre l’antropologo è l’osservatore e l’analista critico del farsi dell’evolutiva cultura dell’umanità.”

Tutto il materiale necessario verrà fornito dall’organizzazione.

Il costo per la partecipazione è di 25 euro comprensivo del materiale.

La prenotazione è obbligatoria.

Per info e prenotazioni: 328.706.90.85 (telefonare in orario pomeridiano) o info@archivioteatralita.it

casadeglialfieri.it

archivioteatralita.it

astiteatro.it