Mercoledì 19 ottobre alle ore 21 in Biblioteca verrà presentato l’ultimo libro di Manlio Graziano, In Rome we trust. Cattolici e politica negli Stati Uniti (Il Mulino, 2016) Per alcuni il processo di «cattolicizzazione» degli Stati Uniti d’America risale all’epoca di Reagan, per altri a George W. Bush: quel che è certo è che la presenza dei cattolici in seno alla classe dirigente politica americana è singolarmente aumentata durante l’era Obama. Sotto la sua amministrazione più di un terzo dei ministri, il vicepresidente, il capo dello staff, il consigliere sulla sicurezza nazionale, quelli della sicurezza interna, il direttore della CIA, direttore e vicedirettore dell’FBI, il capo di stato maggiore e altri capi dell’esercito sono stati di religione cattolica. Come ha scritto Ennio Caretto sul Corriere della Sera, “Il libro di Manlio Graziano è assai più di una erudita e ben documentata analisi dei rapporti tra il Vaticano e l’America, tra il cattolicesimo e l’ultima superpotenza, i due «imperi paralleli», nella felice espressione di Massimo Franco. È una preziosa chiave di lettura delle geopolitiche che la Chiesa romana, qui nella sua veste di entità terrena, e l’America, lo Stato guida dell’Occidente, hanno recentemente seguito e continueranno a seguire nel dopo guerra fredda, influenzandosi a vicenda”. Si tratta, a ben vedere, dello sviluppo di un tema che Graziano aveva già delineato in Guerra santa e Santa alleanza. Religioni e disordine nel XXI secolo (Laterza): la tesi che, pur nella loro diversità, cattolicesimo e americanismo tendano, se non alla convergenza, al parallelismo delle strategie e degli obiettivi. La Chiesa cattolica si fa sempre più strada negli Stati Uniti a ogni livello, così come la cultura libertaria americana si fa sempre più strada nel Vaticano. Un libro che, alla vigilia delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, delinea con particolare sagacia e ampiezza di visione le dinamiche interne agli Stati Uniti e i rapporti con il Vaticano, a dimostrazione che il ritorno della religione nella vita pubblica non conosce soltanto le devianti manifestazioni islamiste, ma sorprendentemente agisce ai livelli più alti anche  Stati Uniti. A presentare il volume sarà Paolo Rampini, presidente sezione civile Tribunale di Asti. Nato ad Asti, laureato in letteratura francese a Torino, Manlio Graziano ha insegnato per anni nel capoluogo piemontese. Trasferitosi in Francia, ha conseguito il dottorato in scienze politiche all’università di Grenoble III, con una tesi sull’identità politica italiana. L’incontro con Michel Korinman e poi con Lucio Caracciolo gli ha aperto le porte del mondo degli studi geopolitici, dove si è specializzato in geopolitica delle religioni. Vive a Parigi, dove insegna Geopolitica e Geopolitica delle religioni alla American Graduate School a Paris – Sorbonne e al Geneva Institute of Geopolitics e collabora regolarmente a Limes e al Corriere della Sera.