Dopo aver fatto tappa in diverse località del centro e sud Italia, la mostra fotografica itinerante “Diario do Brasil” giunge ad Asti, alla Casa del Popolo Santa Libera (via Brofferio, 129). L’esposizione resterà aperta fino a domenica prossima (18 settembre), ogni giorno dalle ore 16 alle ore 23. Frutto di oltre cinque mesi di ricerca sul campo del fotografo e giornalista free lance Francesco Ianniello, la mostra è innanzitutto il racconto per immagini di un lungo viaggio attraverso il sub-continente verde-oro. Un viaggio alla scoperta di un Brasile poco conosciuto e fuori dalle rotte turistiche e quindi, forse proprio per questo, ancor più ricco di fascino e di suggestioni. Le favelas di Fortaleza, la pace di un piccolo villaggio immerso nel sertao (deserto) del Piaui, la musica e le case variopinte di Olinda e Recife, le piantagioni di canna da zucchero del Pernambuco, il fascino “indiscreto” di Salvador de Bahia, la maestosità della Chapada Diamantina, il retaggio coloniale del Minas Gerais e, per finire, la dimensione metropolitana della “città meravigliosa”, Rio de Janeiro: migliaia di chilometri di strade percorsi con autobus o macchine collettive, dal povero e semiarido nord-est fino alla capitale culturale e sociale del Paese, ed otto Stati attraversati (Ceara, Piaui, Pernambuco, Sergipe, Alagoas, Bahia, Minas Gerais, Rio de Janeiro). Ma più che di luoghi, quella che viene presentata è una mostra di volti e di persone: ritratti e scene di vita quotidiana che sono stati catturati, prima ancora che fotografati, grazie ad una totale immersione nella cultura e nella vita brasiliana. L’intento finale è quello di mostrare al visitatore la grande varietà e le enormi differenze (culturali, musicali, sociali, estetiche e così via) che si possono notare con evidenza viaggiando da uno Stato all’altro del Brasile, Paese che sta vivendo (dopo gli otto anni di presidenza Lula) una fase di straordinario sviluppo economico e di trasformazione sociale, pur tra mille difficoltà e problematiche. Un Paese dove la forte diseguaglianza economica resta, nonostante gli sforzi degli ultimi anni, il vero dramma nazionale: una povertà diffusa, a fronte di una ristretta fascia di abbienti, che provoca drammi, malattie, violenze, abusi. Ma il Brasile, in questo continuo contrasto che sembra caratterizzarne cultura e società, è anche (se non soprattutto) il Paese della musica, della danza, dei colori, del Carnevale, di una natura tanto esuberante quanto meravigliosa: il Paese della “gioia di vivere”, dove i concetti di festa e divertimento hanno un senso molto differente da quello occidentale e vengono vissuti nel loro aspetto più totalizzante, diventando una vera e propria forma di modus vivendi. Tutto questo in un momento di grande trasformazione anche urbanistica visto che il Brasile si appresta ad ospitare la Coppa del Mondo di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Contrasti e luminosità, per usare due termini fotografici, che vengono evidenziati e sottolineati in questa esposizione, pur nella loro complessità e contraddittorietà, per cercare di mostrare il vero volto del Brasile al di là degli stereotipi e dei più banali cliché turistici.