asti d'appello giuria popolare 2013Chi si aggiudicherà quest’anno i 10mila euro del premio Asti d’Appello? Il verdetto definitivo lo avremo solo domenica. La giuria popolare si è espressa la scorsa settimana in presenza del notaio Giorgio Amici, mentre il 24 novembre spetterà alla giuria togata (Mauro Barbuto, Carlo Federico Grosso, Cristiana Maccagno Benessia, Marcello Maddalena, Carlo Nordio, Paolo Rampini, Luciano Violante, Giorgio Vitari) riunirsi in una speciale camera di consiglio a Teatro Alfieri per proclamare il vincitore dell’edizione 2013 del premio. Tutte le interviste agli scrittori in concorso. Giunto alla sua quinta edizione, Asti d’Appello si ispira all’omonimo premio letterario ideato alla metà degli anni ’60 dal direttore dell’Ente Provinciale del Turismo di Asti, Francesco Argiró: una giuria di scrittori (di cui facevano parte tra gli altri Franco Antonicelli e Alberto Bevilacqua) presieduta da Leonida Répaci assegnò per alcuni anni un premio di due milioni di lire all’opera di narrativa giudicata la più valida tra quelle già candidate con probabilità di successo ai diversi Premi letterari e non premiata nella scelta finale. Vincitore dell’ultima edizione (anno 1968) fu Anna Banti per Noi credevamo. Il premio, travolto dalle contestazioni del ’68, fu sospeso dopo l’edizione di quell’anno. Ma in città aveva lasciato un segno profondo in alcuni giovani lettori di allora, divenuti col tempo professionisti affermati senza dimenticare l’amore per la lettura. La suggestione a riprendere l’iniziativa si deve soprattutto ad uno di essi, Paolo Conte, che da tempo ha abbandonato la toga di avvocato per il pianoforte dello chansonnier. Rispetto alla formula originale c’è una sostanziale novità: per sottolineare in modo autorevole e ironico l’analogia del premio con un iter processuale la giuria tecnica non è composta da critici, ma da uomini di legge. Negli anni scorsi i vincitori sono stati Francesca Melandri (2012), Federica Manzon (2011), Antonio Pennacchi (2010), Dunja Badnjevic e Elena Loewenthal (2009). Al termine della cerimonia di premiazione che sarà condotta anche quest’anno da Massimo Cotto,  la pianista cinese Jin Ju – valutata in Cina tra i più grandi virtuosi e riconosciuta dalla critica internazionale per la perfezione tecnica, la sensibilità focosa e l’incredibile trasparenza dei dettagli narrativi – si esibirà in un concerto in cui promette di dedicare agli astigiani l’Appassionata di Beethoven. Intanto domani, sabato, alle 18, appuntamento nella Sala Conferenze della Camera di Commercio per il riconoscimento come Maestro del Premio Asti d’Appello che andrà al giornalista e scrittore Enzo Bettiza. Sulla Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 22 novembre l’apertura di cultura è dedicata al Premio Asti d’Appello. MN