Dal 9 al 14 giugno torna ad Asti Passepartout, il festival organizzato dalla Biblioteca Astense nel cortile di Palazzo Alfieri.
Quest’edizione sarà incentrata sul 1929 e la grande crisi: ampio spazio alla storia economica dunque, ma anche alle tematiche politiche, senza dimenticare gli aspetti di costume. Lungo il filo conduttore della crisi del 1929 a Passepartout si snodano incontri che offrono molteplici chiavi di lettura: sulle tematiche economiche sono previsti dibattiti, realizzati in collaborazione con la Fondazione Giovanni Goria, ai quali intervengono Mario Sarcinelli, Domenico Siniscalco e Giuseppe Berta; si parla di storia con Raimondo Luraghi, Dan Vittorio Segre, Sergio Romano, di America con Claudio Gorlier, che illustrerà i risvolti della grande depressione nell’ambito della letteratura anglosassone, mentre Gian Paolo Ormezzano si occuperà dello sport al tempo della crisi. Spazio all’arte, con un intervento di Philippe Daverio su Bauhaus, arte e regime, alla politica italiana, con Cesare Damiano e Bruno Tabacci, e a quella internazionale, con Boris Biancheri.
Considerevole la presenza di grandi nomi del giornalismo, da Piero Ottone ad Arrigo Levi a Furio Colombo. I risvolti della crisi finanziaria sulle pratiche alimentari sono analizzati da Carlin Petrini, mentre Bruno Gambarotta insieme a Margherita Oggero e alla Jena de La Stampa (al secolo Riccardo Barenghi) si occuperanno della comicità e della satira nell’incontro Riso Amaro . E non mancherà lo spazio dedicato alla musica, quella di Paolo Conte, nato per sua stessa ammissione ‘sotto le stelle del jazz’. Le conclusioni sono affidate a Tommaso Padoa Schioppa.
Nelle “interviste impossibili” esperti e giornalisti incontrano personaggi che hanno fatto la storia politica, letteraria e di costume degli anni a cavallo del 1929: Bruno Gambarotta intervista George Simenon; Mia Peluso incontra Liala; Alfio Caruso parla con Lucky Luciano, Piero Bianucci con Edwin Hubble e Albert Einstein; Sandro Cappelletto intervista Arturo Toscanini. Gli appuntamenti si snoderanno dal pomeriggio alla sera e all’ora di cena verrà offerto un piatto, rigorosamente “povero” in coerenza economica, storica e di costume con il tema della manifestazione. Anche quest’anno, spazio ai più piccoli con Passepartout Junior: dal 21 al 24 maggio, sono previste presentazioni di libri, spettacoli e laboratori teatrali che coinvolgeranno bambini e ragazzi.