Una piccola provincia nel cuore del Piemonte lontana dalle Alpi e isolata dalla pianura padana, un territorio di morbide colline dalla forma di un triangolo irregolare il cui vertice stretto e appuntito entra in contatto con il clima submediterraneo della Liguria: in questo contesto, nell’Anno Internazionale della Biodiversità (2010), si è svolta la ricerca frutto della collaborazione tra la Banca Dati Naturalistica Regionale ed il Gruppo Botanico Astense, che ha portato alla realizzazione dell’Atlante delle Orchidee Spontanee della provincia di Asti, patrocinato dal WWF, grazie al contributo del Centro Servizi Volontariato di Asti, della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dell’Associazione “Villa Paolina” e della Famiglia Scaglione del “Forteto della Luja”, Oasi affiliata WWF.  
L’Atlante è rivolto a tutti gli studiosi ed appassionati, studenti e naturalisti dilettanti e si propone di fornire uno strumento utile alla determinazione spesso non facile di queste piante, eccellenti indicatori biologici, ricorrendo per la descrizione di ogni specie ad una evidenziazione dei particolari utili alla sua identificazione. È dedicato anche a tutti coloro che sono affascinati da questa straordinaria famiglia vegetale e desiderano approfondirne la conoscenza.
Le oltre 200 pagine del libro sono corredate dalle splendide tavole acquerellate originali di Lorenzo Dotti, da un ricco apparato fotografico che documenta efficacemente ogni specie e le sue variazioni, da carte di distribuzione sul territorio provinciale e da testi sintetici che illustrano lo stato delle conoscenze attuali avvalendosi anche della consultazione dei dati storici bibliografici e dell’Erbario Pedemontano conservato all’Orto Botanico di Torino.
I risultati della ricerca, che fotografano lo stato attuale delle conoscenze e sono certamente suscettibili di nuovi aggiornamenti, evidenziano che tra Monferrato e Langhe sono censite ben 42 specie di Orchidee, tra cui alcune vere rarità per il territorio regionale come la Barlia robertiana e l’Himantoglossum adriaticum e tre specie nuove per il Piemonte appartenenti al complesso gruppo delle Ophrys: Ophrys dinarica, Ophrys holosericea subsp. tetraloniae e Ophrys holosericea subsp. linearis.  
Ricordando che tutte le Orchidee sono protette sul territorio regionale e che ne è  proibita la raccolta, si sottolinea nel libro l’importanza della conservazione degli ambienti sempre più minacciati propri di queste fragili creature vegetali, così come si dà risalto agli interventi di buona e virtuosa gestione del territorio da parte di agricoltori “illuminati”.