Classico, festival della lingua italiana, omaggio al dantista Giambattista Giuliani, si apre il 9 giugno e continuerà fino a novembre a Canelli (con alcune eventi in un paio di paesi vicini come Moasca e Loazzolo) nel cuore del 50° sito Unesco nell’Astigiano, con la sua seconda edizione dal titolo “Bella e infedele, la traduzione in e dall’italiano”. Direttore artistico è Marco Drago, scrittore e autore radiofonico. Scopo della rassegna è riflettere sul rapporto tra l’italiano e le lingue straniere con traduttori, scrittori, studiosi, musicisti. Si va dai grandi classici alla musica contemporanea, all’arte e al teatro, esplorando non solo la letteratura, ma anche le arti visive e altri mezzi espressivi attraverso eventi e forum che si svolgeranno in Palazzi storici e Cantine vinicole di Canelli e dei paesi della zona. Si parlerà delle traduzioni in italiano di grandi classici come Moby Dick e il Giovane Holden e di come Shakespeare si sia ispirato a un autore italiano, Matteo Bandello, per alcuni suoi capolavori. Tra gli ospiti, il performer Gianni Miraglia, il rapper Frankie Hi-Nrg Mc, lo scrittore Demetrio Paolin, la linguista e docente universitaria Valeria della Valle, i traduttori Matteo Colombo e Ottavio Fatica, la cantante Nada in veste di scrittrice. Ci sarà anche una testimonianza su Umberto Eco del teologo e biblista Paolo De Benedetti. Ospite speciale del festival sarà il regista Milcho Manchevski, il cui film Prima della pioggia nel 1994 vinse il Leone d’Oro alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia. Verranno proiettati tutti i suoi film in lingua originale sottotitolati in italiano e il regista sarà protagonista di un incontro pubblico con la numerosa comunità macedone di Canelli. Infine il premio Classico 2016. Lo scorso anno fu assegnato a Diego Bianchi “Zoro”, conduttore tv, quest’anno la rosa di nomi, da cui sarà scelto il vincitore, comprende: Dario Fo, per aver inventato un linguaggio teatrale e una lingua con il suo grammelot; Francesco De Gregori, per il suo ultimo album in cui ha tradotto canzoni di Bob Dylan; lo scrittore Roberto Saviano per la sua “traduzione” dell’intervista di Bruno Vespa a Giuseppe Salvatore Riina, figlio del boss mafioso Totò Riina; Emma Bonino, ex ministro degli Esteri e studiosa delle culture mediorientali di cui è stata ed è mediatrice; Teo Musso, birrario di Piozzo, in provincia di Cuneo, imprenditore di successo che ha saputo tradurre il linguaggio dei sensi.