E’ con Molly Bloom, in scena giovedì 11 e venerdì 12 aprile, nell’interpretazione di Irene Ivaldi, che si chiude, alle ore 21.00 presso lo Spazio Kor di Asti, la tredicesima edizione della rassegna Parole d’Artista, quest’anno declinata sul tema delle ‘NARRAZIONI FEMMINILI’, proposta dal Teatro di Dioniso, sotto la curatela di Elena Serra che firma anche la regia dello spettacolo conclusivo. In scena, accanto a Irene Ivaldi, Chiara Osella; la traduzione è di Enrico Terrinoni, Jacopo Valsania cura lo spazio scenico. Produzione Teatro di Dioniso. Personaggio per eccellenza del ‘900, a Molly Bloom – moglie di Leopold Bloom protagonista dell’Ulisse di Joyce insieme al terzo personaggio Stephen Dedalus- e al suo monologo finale, sono state dedicate pagine e pagine, riflessioni e interpretazioni; un personaggio che, grazie alla penna dello scrittore irlandese, è diventato un punto irrinunciabile della cultura moderna. Molly, cantante lirica, è la moglie di Leopold Bloom; seguendo il parallelismo con l’Odissea – l’Ulisse è costruito seguendo la struttura del testo omerico- viene paragonata a Penelope, sebbene vi siano svariate differenze tra le due donne. Molly, infatti, invece di attendere pazientemente il marito, tessendo e disfacendo nottetempo la tela, vivrà le sue avventure e tradirà il marito con il suo insegnante di musica. Molly è una donna moderna, energica e passionale; è lei che con il suo monologo/flusso di coscienza finale unisce i personaggi dando un senso a quel 16 giugno –giorno in cui l’intera vicenda dell’Ulisse si svolge- e di quella sorta di labirinto che è la Dublino joyciana. Molly è il personaggio positivo dell’Ulisse e i tanti ‘sì’ detti nel corso del suo flusso di coscienza, in un crescendo musicale, ritmico, esprimono la sua volontà di vivere consapevolmente il suo essere donna a tutto tondo. La lettura che Irene Ivaldi e la regista offrono di Molly mette in luce una contemporaneità e una ‘normalità’ che ad oggi continua a parlare alle (e delle) donne da pari a pari; sottolinea infatti la regista Elena Serra: “Mrs. Marion Bloom, Molly, è per me il personaggio letterario più interessante del 900, l’anello che salda indissolubilmente l’archetipo arcaico di Penelope e la nevrosi della donna contemporanea. Molly, non è un’eroina, non affronta avventure, non combatte né per amore né per ideali, non si rende eccezionale in nessun modo, ma incarna la vita interiore di ogni donna in un preciso istante della sua storia personale. Il celebre flusso di coscienza non è che lo strumento perfetto per fotografare la realtà di ogni essere femminile in modo così spudorato da diventare a tratti osceno. La sua presenza si definisce di parola in parola, di sillaba in sillaba, di silenzio in silenzio nel solco di un’ironia spensierata e politicamente scorretta, liberatoria e catartica. Molly è la voce novecentesca dell’antica madre del Mediterraneo, della forza vitale femminile che si impersona nella donna qualsiasi.” Irene Ivaldi, attrice del Teatro di Dioniso, già nota al pubblico astigiano per l’interpretazione di altri personaggi letterari –ricordiamo nella stagione scorsa il primo studio di Anna Karenina in una versione dialogante con la musica eseguita da Lamberto Curtoni al violoncello- a proposito di Molly aggiunge: “Non è mai successo prima di 2 Molly di trovare un personaggio che parlasse la sua propria lingua, che comunicasse col lettore senza mediazione. È solo un esempio ma se ne potrebbero fare mille: leggendo Guerra e pace è con Tolstoj che si crea un rapporto empatico, è lui che consiglia come partecipare alla sofferenza della principessina Marja o della radiosa giovinezza di Nataša. E invece questo Mr. Joyce, proprio lo stesso che molti dicono essere stato un sessuomane e un folle, libera uno spirito femminile che per qualche stramberia di cui i fantasmi sono capaci mi attraversa e mi ammala. E sempre il signor Joyce mi lascia in chiusura del suo librone la chiave di ingresso nella coscienza disarmata di Molly”. Giovedì 11 aprile, al termine dello spettacolo, si terrà l’ultimo degli INCONTRI CON GLI ARTISTI, momento in cui il pubblico potrà conoscere più da vicino gli attori e approfondire i temi trattati in scena. A condurre l’incontro con Irene Ivaldi e Elena Serra saranno Vittoria Briccarello e Patrizio Onori del comitato ‘Asti Pride’. Con le due serate dedicate a MOLLY BLOOM si conclude dunque Parole d’Artista/Narrazioni femminili 2018/2019 la rassegna che ha portato ad Asti non solo una carrellata di sette spettacoli e di altrettanti personaggi femminili ma pensieri e voci delle e sulle donne, rispondendo così ad un’esigenza che la compagnia torinese sente forte e sempre più pressante, dare spazio a quella parte di mondo che continua a essere discriminato: una discrepanza che rende la narrazione e l’interpretazione della società e della realtà –questo il compito del teatro- incompleta.