Il richiamo alla missione è forte e si vede già nella scelta della data del suo ingresso e della sua ordinazione episcopale, il 21 ottobre giornata mondiale missionaria.
Don Marco Prastaro ha scelto proprio quella data per le celebrazioni che lo porteranno ad essere il nuovo vescovo di Asti; una nomina arrivata il 16 agosto, dopo che il vescovo Francesco Ravinale, al compimento dei suoi 75 anni il 17 aprile scorso ha presentato le sue dimissioni come previsto dal Diritto Canonico.
Un avvicendamento importante per la Chiesa di Asti chiamata a salutare padre Francesco il 14 ottobre in Cattedrale. A presiedere la celebrazione eucaristica sarà proprio monsignor Ravinale, ora amministratore apostolico della diocesi fina alla presa di possesso canonico del suo successore.
Per la santa messa la Cattedrale aprirà ai fedeli alle 14.30. Durante la celebrazione padre Francesco farà un saluto a tutti gli astigiani che lo hanno accompagnato nei suoi 18 anni di episcopato trascorsi alla guida della nostra diocesi.
Domenica 21 ottobre sempre in Cattedrale si terrà la solenne celebrazione di ordinazione episcopale e presa di possesso di monsignor Prastaro. La celebrazione di ordinazione episcopale presieduta da monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, seguirà precisi riti: dopo l’omelia ci sarà l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione. Poi a monsignor Prastaro verranno consegnati il pastorale, la mitria e l’anello episcopale. Quindi il rito prevede il vero e proprio insediamento; padre Francesco Ravinale accompagnerà don Marco Prastaro alla Cattedra e il passaggio di consegne alla guida della chiesa astigiana sarà compiuto.
La Cattedrale sarà aperta ai fedeli dalle 14; quattro gli schermi all’interno della chiesa per permettere ai fedeli di seguire la celebrazione. La piazza sarà interdetta al traffico per consentire l’accesso facilitato agli ospiti attesi dalla Diocesi di Torino, ai fedeli astigiani, alle autorità civili ed ecclesiali e agli amici e familiari di don Prastaro.
E’ stato anche presentato lo stemma episcopale scelto dal nuovo vescovo con il suo motto Dum Christus annuntietur (Purché Cristo sia annunziato).