Il commento alla Parola di domenica16 giugno 2019 (Santissima Trinità) a cura di padre Gerardo Bouzada.

In questo testo del Vangelo di San Giovanni le Tre Persone Divine appaiono chiaramente, ma con sfumature diverse sulla missione di ognuna.
Ad intra di Dio, c’è uno scambio e una comunicazione tra le Divine Persone. E ad extra, questa comunicazione ci viene rivelata gradualmente.

Mistero di esperienza rivelata e vissuta

Possiamo vedere che il Mistero Trinitario travalica i nostri limiti concettuali. Il teologo domenicano E. Schillebeeckx lo ha detto con profonda convinzione: “La Trinità, più che un mistero di speculazione, è un mistero di esperienza”. Solo dall’esperienza vissuta si può arrivare ad apprezzare e comprendere, con tutti i nostri limiti umani, un’ombra di ciò che è il Dio uno e trino.
Nessuna filosofia può rivelare il mistero della vita trinitaria. E nessuna intelligenza umana, per quanto perfetta, può raggiungere la comprensione di questo Mistero.
San Tommaso ammirava tanto l’intelletto umano che diceva: “L’intelletto è una partecipazione della luce divina in noi, nel senso che la nostra intelligenza partecipa alla capacità di conoscere che Dio ha per essenza”, ma tuttavia, “l’intelletto umano non smette di essere limitato”.
La teologia ci rivela che tutto ciò che sappiamo di Dio viene a noi attraverso l’autorivelazione che Dio fa di se stesso nel suo Figlio, Gesù Cristo. I teologi non sono soddisfatti della concezione puramente speculativa in relazione al mistero trinitario, e sperimentano il bisogno di attingere l’esperienza dei mistici che sentivano di essere abitati dal Dio Trino.

Il mistero trinitario nei mistici

Il Maestro Eckhart, un mistico tedesco, si rivolge a Dio in vari modi sempre cercando di evidenziare l’infinita trascendenza di Dio e l’inadeguatezza di tutti i termini umani, perché Dio supera ogni giudizio. “Quel qualcosa dell’anima umana dove opera la grazia si chiama: il più alto dell’anima, l’anima più profonda, o la scintilla dell’anima”.
Un discepolo mistico di M. Eckhart, Juan Taulero disse: “L’uomo deve preparare la sua dimora in modo che il Dio Trino venga ad occuparlo e riempirlo”.
Santa Caterina da Siena si spezzerà, per così dire, in un grido di ammirazione: “Tu, Trinità eterna, sei un mare profondo, dove quando più mi immergo più incontro, e quando più trovo più ti cerco”.
Il mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale della fede e della vita cristiana. “Tutta la storia della salvezza è la storia del rivelarsi del Dio vero e unico: Padre, Figlio e Spirito Santo, il quale riconcilia e unisce a sé coloro che sono separati dal peccato”.
Attraverso la grazia del Battesimo “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”, siamo chiamati ad aver parte alla vita della Beata Trinità, quaggiù nell’oscurità della fede, e, oltre la morte, nella luce eterna.

LETTURE: Prv 8, 22-31; Sal 8; Rm 5, 1-5; Gv 16, 12-15